MARIA GRAZIA LEPORATI
Cronaca

La memoria entra in classe e si apre alla città. Due donne-assessore parlano dell’evento

Le istituzioni scoprono una pagina importante con il lavoro degli studenti e la forza delle testimonianze. .

Eravate a conoscenza della realtà di Sciesopoli? "Non sapevamo che esistesse nella nostra provincia questa colonia e quindi è stato per noi utilissimo visitare la mostra che ci ha fatto conoscere questa realtà".

Cosa vi ha colpito in particolare della mostra? "Il documentario, perché evidenzia l’importanza della testimonianza diretta, mostrando come i bambini di Sciesopoli siano diventati anziani e ricordandoci la necessità di ascoltare testimonianze come quella di Liliana Segre, finché sarà possibile. Quando non ci saranno più testimoni nessuno potrà più raccontare ciò che è stato".

Ritenete sia importante che la scuola organizzi iniziative di questo tipo? "Sì, pensiamo sia importante che sia visibile fuori, a tutti cittadini, che non sono insegnanti o genitori, il lavoro che si fa a scuola. Sarebbe importante o allestire queste mostre in municipio perché è bello aprire la scuola agli esterni".

Pensate sia giusto che siano i ragazzi a svolgere il ruolo di guide o ritenete sia importante che argomenti come questi siano trattati da adulti? Ci vuole sicuramente la guida dell’adulto soprattutto per trattare temi così complessi e delicati come il Giorno della Memoria, però è importante che siate voi ad avere il ruolo di guide perché vi rende protagonisti.