Bergamo, 9 settembre 2023 – Svolta nell’inchiesta sull’incendio di via Moroni al civico 20. C’è un indagato. Si tratta di C.R., titolare della ditta di ristrutturazione di Brembate che proprio la mattina del 21 agosto in cui è divampato il rogo nell’appartamento disabitato al terzo piano avrebbero dovuto iniziare i lavori. Le fiamme hanno poi interessato altre tre palazzine.
La Procura aveva già aperto un fascicolo (pm Antonio Pansa) per incendio colposo a carico di ignoti. L’iscrizione del titolare della ditta è un atto dovuto per consentire all’indagato di cautelarsi. E consentire altri accertamenti. Intanto sul fronte delle indagini si attende la relazione da parte dei vigili del fuoco del Niat (il Nucleo investigativo antincendio) a cui è stato affidato l’incarico di effettuare il sopralluogo nell’abitazione dove è partito l’incendio è il pm in un secondo momento la consulenza tecnica.
Il titolare della ditta di Brembate e l’operaio che era con lui erano stati identificati dalla Polizia locale e a verbale avevano sostenuto che quel giorno non avevano ancora iniziato i lavori, ma solo scaricato del materiale. Ma allora come è potuto accadere? Al momento, in attesa della relazione dei vigili del fuoco, le attenzioni si sono concentrate su un flessibile e due lampade trovate tra le macerie dell’abitazione, posto che l’impianto elettrico non avrebbe indicato anomalie e ipotesi come un mozzicone di sigaretta o una fuga di gas sono state subito scartate, considerato anche come il fuoco si è propagato.
Gli inquilini quella mattina avevano sentito rumori da cantiere e notato altri operai a quanto pare spariti. Tutti nodi da chiarire. Va capito se ci sono state delle condizioni particolari quel giorno. Dopo il sopralluogo del Niat è certo invece il punto dell’innesco dentro l’abitazione.
Infine i 43 sfollati resteranno fino al 30 settembre ospiti al Central Hostel di Bergamo a spese del Comune capoluogo di provincia. Nel frattempo alcuni residenti hanno fatto rientro nelle loro abitazioni che non erano state dichiarate inagibili. E continua la raccolta fondi per gli abitanti di via Moroni.