Monza – L’aria delle grandi occasioni, all’U-Power Stadium, si sente eccome: la sala stampa è piena, almeno tanto quanto l’album dei ricordi che Adriano Galliani porta con sé nel riunirsi ancora, in una stretta di mano, con Sandro Nesta. "Come quando tornava Kakà al Milan, certi amori non finiscono, fanno giri immensi e poi ritornano…".
Ventidue anni fa era la terrazza del Gallia di Milano, ieri erano al piano alto le ambizioni di un tecnico che abbraccia per la prima volta in panchina il palcoscenico della Serie A: "Non credevo alla chiamata, quando capisci che è tutto vero cosa fai? Prendi e vai", esordisce l’allenatore. Giacca blu, maglia grigia, un sorriso stampato sul volto e una consapevolezza che traspare ancora prima di sentirla: "So che c’è scetticismo ma non sono permaloso, verrò criticato ma mi sento comodo anche sotto pressione, altrimenti stavo a Miami".
Accanto a lui c’è l’amministratore delegato che un ventennio fa fece di tutto per portarlo al Milan: è un continuo di aneddoti, ma anche i soliti immancabili retroscena. È come se in realtà le strade non si fossero mai separate: "Avevamo una short list di candidati: abbiamo analizzato, studiato, e quello di Alessandro Nesta è un modo di far giocare la squadra simile a quello di Raffaele Palladino", rivela Galliani. "Sono sicuro che il presidente è contento della scelta", chiude, al presente, con il volto segnato dalla commozione; "Vedo ovunque la sua mano - dice Sandro -, dove è passato lui si vede e si sente".
Il nome dell’ex tecnico brianzolo riecheggia anche dalle corde di Nesta: "Dopo di lui è dura, l’ho chiamato, è stato carinissimo - racconta -. Gli ho detto: il problema è che hai fatto troppi punti, sei stato troppo bravo...". Novantasette, in due stagioni: da quelli ripartirà il Monza e da basi solide che non subiranno scossoni dal mercato.
Sul pullman per Ponte di Legno, sede del ritiro da oggi a mercoledì 24, saliranno tra gli altri Colpani e Dany Mota: per il primo le voci sulla Fiorentina al momento non impensieriscono, l’altro, invece, ripartirà con la medaglia di gol più bello della stagione premiato dalla Serie A (in rovesciata a Marassi). Sorveglianza dei pali affidata a Cragno, Sorrentino e al giovane Mazza, mentre i tifosi sognano Szczesny: "La trattativa è quando le parti si siedono e discutono, poi nel mercato ci sono voci, chiacchiere... Ma non c’è nessuna trattativa per Szczesny", chiude il Condor.
Ormai si sa: non è ancora il tempo dei suoi voli, ma quello di tornare in campo con ancora più ambizione. "Perché tutto si può sempre migliorare": parola di Sandro Nesta.