
La palazzina distrutta a Bagnatica
Bagnatica (Bergamo), 31 maggio 2025 – È in agenda oggi in via Isolabella un sopralluogo da parte dei vigili del fuoco del Niat (nucleo investigativo antincendi e tecnologie) per chiarire cosa abbia innescato la violentissima esplosione che ha distrutto una palazzina all’interno dello stabile C del complesso residenziale che prende il nome della via. Intanto la Procura (pm Guido Schininà) ha aperto un fascicolo contro ignoti per incendio colposo, mentre prima di contestare il reato di lesioni colpose personali si attende di avere più indicazioni. Il sopralluogo dei vigili del fuoco va in questa direzione: offrire più elementi agli inquirenti per chiarire la dinamica dello scoppio.
Al momento si è ipotizzata una fuga di gas partita proprio dalla villetta dove si è verificata la potente deflagrazione alle 6.30 di lunedì mattina. A quell’ora la donna di 49 anni, ricoverata al Niguarda con ustioni di secondo grado con il figlio di 16 anni, a quanto pare aveva acceso il fornello per preparare la colazione. Un attimo dopo il botto, simile all’esplosione di una bomba, che ha distrutto tutte le pareti della villetta danneggiando anche le altre palazzine che formano il complesso residenziale di via Isolabella. Nei giorni precedenti l’incidente, alcuni residenti avevano avvertito in zona odore di gas. Un altro dettaglio che sicuramente farà parte degli accertamenti dei vigili del fuoco durante il sopralluogo.
Intanto da giovedì il marito della donna, l’elettricista Pietro Cabras, e l’altro figlio di 17 anni hanno lasciato l’ospedale Bolognini di Seriate, dove erano stati ricoverati in codice giallo, e ora sono ospitati da alcuni famigliari a Bergamo in attesa di poter tornare a Bagnatica, ma i tempi sono lunghi, anche perché i lavori di ristrutturazione comprendono l’intera palazzina. Sul fronte aiuti alle famiglie in difficoltà, parrocchia e Comune nei giorni scorsi avevano avviato una raccolta di fondi che a oggi ha superato i 10mila euro. Un piccolo contributo ma allo stesso tempo importante, letto come segnale di ripresa. L’Iban per contribuire alla raccolta: IT29H0503453870000000001367.