Il futuro dell’alpinismo. L’Eagle team del Cai si affila le unghie sul granito del Masino

Il progetto del Club alpino Italiano con Matteo Della Bordella è arrivato nella patria dell’arrampicata per affinare le tecniche. Quindici ragazzi e ragazze studiano dai grandi della montagna.

Il futuro dell’alpinismo. L’Eagle team del Cai si affila le unghie  sul granito del Masino
Il futuro dell’alpinismo. L’Eagle team del Cai si affila le unghie sul granito del Masino

I fuoriclasse dell’alpinismo crescono in Valmasino. Vie classiche, metodi di progressione in artificiale, primo soccorso in montagna e serate formative su come organizzare al meglio una spedizione esplorativa. In Val di Mello, tempio del sassismo e dell’arrampicata su granito e patria del Melloblocco, si è tenuta la terza sessione del progetto Cai Eagle Team, l’iniziativa di formazione attraverso la quale il Club Alpino Italiano, insieme al Club alpino accademico italiano e all’alpinista Matteo Della Bordella, sta offrendo a 15 giovani alpinisti e alpiniste tra i 19 e i 28 anni l’opportunità di sviluppare il proprio talento grazie al supporto di tutor scelti tra i migliori alpinisti italiani e internazionali. In questa occasione l’attività si è concentrata sulle tecniche di scalata artificiale, grazie al supporto dello specialista Fabio Elli. Tutor di questa settimana sono stati gli alpinisti lombardi Leonardo Gheza e Marco Majori, il Ragno di Lecco David Bacci e la scalatrice torinese Federica Mingolla. A gestire il gruppo, come sempre, Matteo Della Bordella. "Sono state giornate interessanti, dove c’è stato un bellissimo mix tra didattica e formazione. Motivo per cui faccio il mio plauso al Club alpino accademico italiano, che ha organizzato ottimamente serate di approfondimento interessanti e accattivanti - dice Della Bordella -. Il gruppo è sempre più unito e anche questa volta, come già accaduto sulle Dolomiti, ha avuto modo di ripetere vie impegnative e di tutto rispetto". Il primo giorno è stato protagonista assoluto il Sasso Remenno. Il secondo e il terzo giorno, decise le cordate, il gruppo si è cimentato sulla ripetizione di una serie di vie ben note agli appassionati. "La settimana è stata entusiasmante - dice il bergamasco Dario Eynard -. Le giornate formative di approfondimento dedicate all’arrampicata artificiale e al primo soccorso per noi sono fondamentali, ci aiutano ad aggiungere dei piccoli tasselli". Fulvio D’Eri