FEDERICA PACELLA
Cronaca

Donazioni di sangue: Lombardia generosa, ma manca il plasma per i farmaci salvavita

Il numero maggiore di volontari arriva da Bergamo e Cremona. L’autosufficienza per il prezioso derivato è però ancora lontana: bisogna acquistarlo all’estero

Sulla donazione di sangue la Lombardia è sopra la media nazionale
Sulla donazione di sangue la Lombardia è sopra la media nazionale

Donatori di sangue in aumento, ma la sfida ora è accrescere le donazioni di plasma. La quantità raccolta grazie alla rete dei donatori di sangue, infatti, non garantisce l’autosufficienza, perché quanto raccolto su tutto il territorio nazionale non permette di sopperire a tutte le necessità dei malati. Così, il Programma di autosufficienza nazionale per il sangue e i suoi prodotti per il 2023, pubblicato qualche giorno fa in Gazzetta Ufficiale, evidenzia che si dovranno acquistare medicinali plasmaderivati dall’estero, per una spesa di circa 180 milioni di euro. Per essere autosufficienti nella produzione di farmaci come immunoglobuline, albumina o fattori della coagulazione, bisognerebbe raggiungere i 18 chili di plasma raccolti ogni mille abitanti, ma nel 2022 ci si è fermati a 14,2 a livello nazionale.

La Lombardia è sopra la media nazionale con 15,5 kg/1.000 abitanti di plasma conferito, ma comunque sotto i 18 kg che sarebbero ottimali per garantire, insieme a tutte le altre regioni, l’autosufficienza.

Guardando i dati del bilancio sociale di Avis Lombardia 2022 si vede che il numero maggiore di aferesi (procedura che permette di donare solo un componente del sangue, ovvero plasma e piastrine), in valore assoluto, è rappresentato dalle 16.129 donazioni di Bergamo, seguite dalle 10.576 di Cremona e dalle 9.354 di Milano. A Brescia sono state 4.756, a Como 4.398, a Sondrio 4.105.

Nonostante sia fondamentale per alcuni farmaci salvavita, quella del plasma sembra essere una donazione sottovalutata, anche se i donatori di sangue non mancano: basti pensare che a Milano alle 9.354 donazioni di plasma fanno da contraltare le 73.225 di sangue intero; stesso dicasi per una provincia come Brescia, al secondo posto per il sangue intero (57.141 nel 2022).

Con 15,5 kg/1.000 abitanti, il contributo lombardo resta più alto della media italiana, ma dietro i valori delle altre regioni del Nord e di alcune del centro: il Friuli Venezia Giulia è al primo posto con 23,9 kg/1.000 abitanti conferiti nel 2022 (seguono Marche, Emilia Romagna, Valle d’Aosta, Veneto, Toscana, Piemonte e Liguria). Rispetto al 2021, quando le donazioni di plasma in Lombardia erano state 74.470, nel 2022 c’è stata una ripresa, visto che si è arrivati a quota 77.586, ma si è ancora al di sotto delle 78.653 donazioni del 2020, riportate nel bilancio annuale di Avis Lombardia.

Proprio l’associazione, riporta che dopo il periodo buio della pandemia, le attività sono riprese normalmente ed è tornato alla normalità anche il fabbisogno di sangue ed emoderivati. "Resta aperto il nodo della programmazione e della scelta di includere il sistema sangue all’interno delle competenze di Areu, ovvero del settore regionale che si occupa di governare l’urgenza e l’emergenza sul nostro territorio. L’autosufficienza di sangue e plasmaderivati è un obiettivo che si persegue attraverso una costante analisi della situazione in essere e in prospettiva, attività propria della programmazione".