Brembate di Sopra (Bergamo), 12 agosto 2024 – È stato il parroco di Brembate di Sopra nei 93 giorni della tragedia di Yara Gambirasio. Don Corinno Scotti è scomparso a 84 anni. Originario di Morengo, nella Bassa Bergamasca, dove era nato il 3 novembre 1939, figlio di un falegname e di una casalinga, ordinato sacerdote dal vescovo Piazzi nel 1963, era stato coadiutore nelle parrocchie di S. Tomaso, a Bergamo, Rovetta, Colere e Brembate di Sopra, intervallando l'impegno diocesano con tre lunghe esperienze missionarie a Esmeraldas, in Ecuador, durate circa vent'anni. A Brembate di Sopra, dove era rimasto per tredici anni, fino al 2014, aveva vissuto il dramma di Yara, che aveva segnato l'intera comunità. "Nelle favole tutto finisce bene ma adesso sappiamo cosa è un orco e siamo preoccupati perché l'orco è tra noi", aveva detto nell'omelia domenicale del 27 febbraio 2011, il giorno dopo il ritrovamento del corpo della tredicenne in un campo incolto di Chignolo d'Isola. "La parola più forte –
aveva proseguito don Corinno – è il nostro silenzio, lo smarrimento e l'angoscia che ci portiamo dentro, un peso che facciamo fatica a credere che abbia un senso".
Commozione e lacrime il giorno dei funerali di Yara
La voce del parroco era intrisa di commozione quando aveva annunciato: "Dall'una, a ogni ora e fino a questa sera, le campane del paese suoneranno a festa perché ora Yara è un angelo e quando c'è un nuovo angelo bisogna festeggiarlo". La chiesa era gremita all'inverosimile. All'esterno una foto di Yara, sorridente, il giorno della cresima, con la scritta "siamo smarriti aiutaci". Dopo oltre tre anni, nel giugno del 2014, era venuto l'arresto di Massimo Bossetti. "Quando pensiamo a un omicida, pensiamo a una persona feroce: qui siamo in presenza di una persona normalissima, padre di tre bambini, oso sperare che non sia lui", aveva detto don Corinno durante la messa e aveva ricordato le parole del padre di Yara, che gli aveva raccomandato di pregare per i Bossetti perché "stanno soffrendo ancora più di noi". "Penso a questa persona – aveva aggiunto in una intervista a Famiglia Cristiana –. Spero che ora non prevalgano sentimenti di vendetta nei suoi confronti. Questa comunità in questi anni è stata molto matura. Pur impaurita e ferita non ha ceduto a sentimenti di vendetta". "Yara è stata la figlia di tutti noi. Nelle comunità abbiamo vissuto tanti momenti di gioia e di festa, li ricordiamo bene, ma non sono mancati i momenti dello strazio e dell'angoscia. La parrocchia è una famiglia e ci siamo stretti intorno alla famiglia di Yara in un dolore che è stato ed è ancora il nostro", era stato il suo congedo al momento di lasciare Brembate. Aveva proseguito il suo ministero del santuario della Madonna del Bailino di Levate. I funerali di don Corinno Scotti si svolgeranno mercoledì alle 10 a Morengo.