GABRIELE MORONI
Cronaca

Giallo del Dna su slip e leggings di Yara? Respinti due ricorsi dei difensori di Bossetti

La Corte d'Assise di Bergamo ha respinto le richieste sulla conservazione dei reperti avanzate dell'uomo condannato all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio

Yara Gambirasio e Massimo Bossetti

Yara Gambirasio e Massimo Bossetti

Respinti dalla Corte d'Assise di Bergamo entrambi i ricorsi dei difensori di Massimo Bossetti, che sta scontando una condanna definitiva all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio. In uno dei ricorsi i legali del muratore di Mapello, Claudio Salvagni e Paolo Camporini, chiedevano di poter prendere visione di una serie di reperti (già autorizzata a suo tempo), a cominciare dalle 54 provette con il Dna estratto dagli slip e dai leggings di Yara.

L'altra richiesta era di conoscere lo stato di conservazione dei reperti conservati all'Ufficio corpi di reato del tribunale di Bergamo. I giudici dell'Assise hanno rigettato le istanze, ritenute "meramente esplorative". "Torneremo in Cassazione - dice Salvagni - con quelli che saranno, rispettivamente, il sesto e il settimo ricorso. In questi ultimi provvedimenti ci sono due elementi positivi che confermano l'impostazione della difesa. Parlando dell'esame dei reperti si dice che fino al giorno dalla confisca, il 15 gennaio del 2020, questi erano sotto sequestro. Quindi, se un bene è sotto sequestro, deve essere custodito e non distrutto finché non c'è un provvedimento in questo senso. Per la nostra domanda sul dove fossero conservati e reperti e quale sia il loro stato, i giudici ci hanno risposto che in un certo senso noi difensori ci eravamo risposti da soli quando avevamo chiesto e ottenuto che acquisissero la documentazione del procedimento in corso a Venezia". A Venezia, davanti al gup Scaramuzza, si discute il fascicolo che vede indagati per frode in processo e depistaggio il presidente della Prima sezione penale del tribunale di Bergamo, Giovanni Petillo, e la responsabile dell'Ufficio corpi di reato, Laura Epis. La Procura ha chiesto l'archiviazione.