FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Costa Volpino, la lite per una sigaretta. Ecco perché l'operaio ha accoltellato il collega

Nella Bergamasca i due stranieri, in preda ai fumi dell’alcol, sono finiti l’uno in cella e l’altro all’ospedale

La vittima non è in pericolo di vita. L’aggressore è accusato di tentato omicidio

La vittima non è in pericolo di vita. L’aggressore è accusato di tentato omicidio

Costa Volpino (Bergamo) - Avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi la lite tra due colleghi, entrambi ucraini, scoppiata sabato sera a Costa Volpino: uno dei due, infatti, a un certo punto della discussione ha impugnato un coltello e ha colpito l’altro all’addome. Il ferito, un 59enne, è stato trasportato d’urgenza agli Spedali Civili di Brescia in codice rosso: non è in pericolo di vita. L’aggressore – 50 anni, incensurato – si trova in carcere con l’accusa di tentato omicidio.

L’assalto si è verificato intorno alle 19 in una stanza della struttura ricettiva dove alloggiano i due operai, entrambi coniugati, che lavorano in una carpenteria metallica. Sono in Italia solo loro, le mogli in Ucraina. Alla fine della giornata lavorativa, entrambi sono a casa. I due bevono tanto, troppo. Poi iniziano a discutere per futili motivi, una questione legata al fumo delle sigarette. Pare infatti che l’aggressore avesse chiesto al collega di non fumare nella stanza. L’altro, che nel frattempo aveva acceso la sigaretta, invece di spegnerla è uscito sul balcone, mandando a quel paese l’arrestato.

La discussione è continuata e sono volate parole grosse che hanno quindi acceso una colluttazione. A quel punto il 50enne, in un moto di rabbia, accecato dai fumi dell’alcol, ha afferrato un coltello con 10 centimetri di lama e si è scagliato contro il collega che era sul terrazzo, colpendolo all’addome. Il ferito si è accasciato a terra, insanguinato. Viene dato l’allarme, sul posto l’automedica e l’ambulanza, poi l’elisoccorso. Arrivano anche i carabinieri della Compagnia di Clusone, che fermano l’aggressore.

La vittima è stata trasportata immediatamente agli Spedali Civili di Brescia a bordo appunto dell’elicottero. Il rivale è stato invece portato in carcere: oggi l’interrogatorio di convalida davanti al giudice.