Coronavirus, primo morto a Bergamo: deceduto 84enne al Papa Giovanni

Il responso positivo al test era arrivato domenica mattina

Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo

Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo

Milano, 24 febbraio 2020 - Quarta vittima, la terza in Lombardia, per Coronavirus: si tratta di un uomo di 84 anni, ricoverato all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo per sintomi sospetti e patologie respiratorie. Era residente a Villa di Serio, centro a 7 km dal capoluogo, all'imbocco della Val Seriana; da sabato era in osservazione all'Ospedale di Alzano. Secondo il presidente della Regione, Attilio Fontana, l'uomo "aveva altre patologie".  Il responso positivo al test era arrivato domenica mattina: pare non si escluda che il contagio dell’uomo possa essere in qualche modo riconducibile al "percorso" della trasmissione del virus fatto dall’iniziale focolaio nel Lodigiano. 

Sempre oggi, è deceduto un 88enne di Caselle Landi, nel Lodigiano. Ieri, la seconda vittima: Angela Denti Tarzia aveva 68 anni ed era ricoverata dal 18 febbraio in Oncologia all’ospedale di Crema, trasferita da Cremona. Il coronavirus l’ha colpita quando era in condizioni molto compromesse, come la 77enne trovata morta in casa a Casalpusterlengo e risultata positiva al Covid-19. "Vittime del Coronavirus  - ha spiegato l'assessore al Welfare Giulio Gallera - ma come previsto molto anziane e con quadri clinici già complicati". 

Aumentano i contagi. Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha fatto sapere che "il numero di chi è stato contagiato sta aumentando, siamo a 167 in Regione Lombardia secondo i dati comunicati pochi minuti fa". "Aspettiamo gli esiti dei provvedimenti assunti che contribuiranno a rallentare e poi interrompere questo contagio" ha aggiunto. Ammettendo che "nessuno pensava fosse cosi aggressiva la diffusione".  Ma è un quadro in continuo aggiornamento.

 

Altri tre casi in provincia di Bergamo

Oltre all'anziano deceduto, altre tre persone sono risultate positive al Coronavirus nella Bergamasca: un 35enne di Seriate e due persone dalla Val Seriana, un 84enne di Villa di Serio e un 65enne di Nembro. Il pronto soccorso seriano è stato immediatamente chiuso, per poi riaprire in serata. È stata chiusa anche la casa di riposo di Alzano, con il divieto d’ingresso a tutti i visitatori fino a nuova indicazione. Il sindaco alzanese, Camillo Bertocchi, ha confermato il contagio e alle stesso tempo ha sottolineato "come la situazione si evolva di ora in ora. Siamo in attesa di conoscere le misure specifiche che saranno adottate. Intanto in via precauzionale vi invitiamo a limitare le uscite dai propri domicili". La Croce rossa di Bergamo ha deciso di sospendere i corsi di formazione proprio per evitare contatti. In una nota la diocesi ha espresso vicinanza agli ammalati, alle loro famiglie e al personale sanitario che si sta adoperando per far fronte all’emergenza.

Un’altra emergenza è stata individuata su un paziente che il 14 febbraio era a cena nella Bergamasca. Lo dichiarano su Facebook i titolari del ristorante dove l’uomo era ospite: si tratta del ristorante pizzeria Da Cecca di Spino al Brembo, frazione di Zogno. "Domenica mattina - si legge sui social - abbiamo saputo che un cliente che era stato da noi il 14 febbraio si è ammalato di Coronavirus: l’uomo è della zona di Lodi". Solo i clienti che erano a cena nel locale la sera di San Valentino saranno contatta dall’Ats per prevenzione. "Non c’è nessun contagio nel nostro staff - dichiarano dal ristorante - Su suggerimento dell’Ats abbiamo deciso di restare chiusi fino a martedì 25 febbraio per preservare i clienti dato che quel giorno scade il periodo di incubazione". Era una fake news, invece, la notizia di un caso a Stezzano, girata sulle chat di Whatsapp con tanto di firma falsa del sindaco.