Bergamo, comitato 'Noi denunceremo' contro la Regione

Il presidente Fusco: "Sta ritardando la costituzione della commissione d’inchiesta su quanto è accaduto durante l’epidemia"

Una manifestazione di Noi denunceremo

Una manifestazione di Noi denunceremo

Bergamo, 21 giugno 2020 - "Il comitato “Noi denunceremo” è in fibrillazione perché evidenzia una sostanziale inerzia nella costituzione della commissione d’inchiesta della Regione Lombardia, chiamata a indagare su quanto accaduto durante l’epidemia di Covid , in particolare i territori della Bergamasca e del Bresciano". Luca Fusco, commercialista, bergamasco di Brusaporto, è il presidente del comitato che raccoglie oltre 450 familiari di vittime ("e sono in aumento"), con 60.000 contatti sulla pagina Facebook.

Perché parla di “sostanziale inerzia”? "Riteniamo che la commissione d’inchiesta sia un atto dovuto, soprattutto nei confronti di quei cittadini che nell’epidemia hanno perso persone care, ma anche di tutti i lombardi che hanno dovuto subire, più di altri, un lungo periodo di angoscia e difficoltà. La Regione sembra voler ritardare la costituzione della commissione, al contrario della Procura di Bergamo, che si è subito attivata e procede spedita".

Quale dovrebbe essere l’iter? "Lo statuto regionale prevede che la commissione d’inchiesta abbia un presidente indicato dalla minoranza. Un primo tentativo è stato fatto nominando la consigliera Baffi, rappresentante di minoranza ma eletta con i voti della maggioranza, mentre parte della minoranza indicava per la carica di presidente il consigliere Jacopo Scandella. Ora tutta la minoranza ha concentrato i propri voti su Scandella, che quindi è pronto per essere eletto e avviare i lavori ".

E voi cosa pensate? "Il Comitato ritiene che la Regione, non si capisce per quale motivo, stia procrastinando la formazione della commissione e la nomina di Scandella a presidente. Sono venuto a conoscenza del fatto che, nonostante l’inerzia duri già alcune settimane, nemmeno la settimana prossima è stata calendarizzata un’assemblea. Visto il particolare momento, in cui la maggioranza dei cittadini lombardi, e direi anche dei sindaci lombardi, chiede di conoscere la verità su un’epidemia che ha causato migliaia di morti in tutta la Lombardia, ci pare che la costituzione della commissione e l’inizio dei lavori siano atti urgenti e indifferibili".

Il comitato “Noi denunceremo” cosa sta facendo? "Il comitato continuerà nella sua opera di vigilanza sull’operato delle istituzioni e darà il suo sostegno a quei cittadini che volessero depositare esposti presso le procure competenti. Questo per aiutare la magistratura ad accertare l’esistenza o meno di responsabilità in capo alle istituzioni preposte alla gestione dell’epidemia".

Pensate di riuscire a incontrare il presidente Mattarella il 28 giugno? "A oggi non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione né ufficiale, né ufficiosa da parte del Quirinale. Non possiamo non sottolineare come soprattutto la Bergamasca sia stata dimenticata dalle istituzioni fin dallo scoppio dell’epidemia. Non abbiamo aspettative nemmeno legate alla visita a Bergamo del presidente della Repubblica".