Romano di Lombardia, 7 agosto 2023 – “Non ci sono parole per descrivere questa tragedia. Li conoscevo da una vita, eravamo vicini di casa ma soprattutto amici”.
Il crollo come un tuono
La cittadina di Romano di Lombardia questa mattina si è svegliata scossa dalla tragedia che ha colpito la famiglia Chiapparini. Giacomo, il proprietario dell’omonimo caseificio sito in via Graffignana stava programmando le macchine di pulitura quando uno scaffale ha ceduto e a catena ha fatto crollare tutti gli altri del magazzino e con esso 25mila forme di grana padano. “Abbiamo sentito come un tuono e dopo poco arrivare i vigili del fuoco”.
I soccorsi - 5 squadre dei pompieri - unite ai carabinieri di Treviglio e agli uomini dell’Ats hanno scavato per 12 ore ininterrottamente, sotto quintali di grana, fino a quando stamattina è stato ritrovato il corpo esanime.
Chi era Giacomo Chiapparini
“Era un grande lavoratore, si è costruito dal nulla e già 20 anni fa aveva dovuto subire la tragedia di perdere un figlio” racconta Milena, che abita a pochi passi dal magazzino, luogo della disgrazia . Dal nulla aveva ha costruito una grande azienda a conduzione familiare che esporta in tutta Italia dove si fanno, oltre ai formaggi, c’è anche la macelleria. “Se c’era un problema, insieme alla sua famiglia era sempre molto solidale, ha dato lavoro a tantissime persone, era una persona molto generosa”.
L’aiuto per l’Emilia Romagna
L’azienda Chiapparini, spaccio a chilometro zero, era conosciuta in tutta Italia e pochi mesi fa durante l’alluvione che aveva colpito la Romagna e aveva accolto, per conservarle, più di 10mile forme per le aziende colpite dal maltempo “Oltre alla tragedia oggi si aggiunge un altro problema.