
Ponte a Canonica d'Adda
Canoni d'Adda (Bergamo) - L’allarme lanciato ad aprile da Ance Bergamo (Associazione nazionale costruttori edili) sta diventando una realtà: il rincaro dei materiali da costruzione rischia di bloccare gli appalti pubblici: questi appalti sono infatti assegnati sulla base di progetti redatti utilizzando il prezziario regionale che però, visti gli aumenti registrati da diverse materie prime, è fuori mercato.
Tra gli interventi al palo nella Bergamasca, c’è la messa in sicurezza del ponte sul fiume Adda fra Canonica d’Adda e Vaprio (Milano). L’acciaio dei tiranti che dovranno andare a sostituire quelli vecchi è aumentato di prezzo, una crescita da capogiro: oltre il 200%. Il cantiere ha già accumulato un ritardo di un mese: doveva infatti essere allestito a fine maggio. L’atteso restyling sul viadotto, visto il degrado dei tiranti e i 18mila mezzi che ogni giorno vi transitano sopra, del costo preventivato di 600mila euro (almeno per il primo lotto), potrebbe essere uno dei primi casi di appalto pubblico bloccato per questo motivo. La Provincia e la ditta Bergamelli (che si è aggiudicata i lavori) hanno però iniziato a confrontarsi per scongiurare questa eventualità. Ma il rischio c’è.
La situazione sta iniziando a preoccupare il sindaco di Canonica d’Adda, Gianmaria Cerea: "Va bene che non si poteva prevedere l’aumento dell’acciaio, però è da anni che si sta parlando della necessità di mettere in sicurezza il ponte sull’Adda". Uno slittamento appare inevitabile. Se l’amministrazione provinciale e la ditta Bergamelli dovessero venire a capo della difficile situazione, il materiale dovrà poi essere ordinato in Germania. Si tratta di un prodotto molto particolare che realizzano solo ditte specializzate. E un ordine del genere richiederà del tempo anche perchè negli ultimi mesi, oltre al rincaro del costo delle materie prime, si sta registrando anche un allungamento dei tempi di consegna. Le restrizioni da Covid e la crescita dei costi dei trasporti sono all’origine dei problemi che oggi deve fronteggiare il settore delle costruzioni e degli appalti pubblici. "Bisogna creare un Osservatorio nazionale per monitorare l’andamento dei prezzi di questi materiali", osserva Vanessa Pesenti, presidente di Ance Bergamo.