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Brescia, la Vittoria Alata finisce sul francobollo

Il viaggio della Vittoria Alata, appena restaurata e tornata “a casa“, non si conclude con il ritorno al Capitolium di Brescia ma continua sulle buste e sulle cartoline. "La sua immagine diventa messaggera d’importanti comunicazioni, di missive d’amore o di semplici saluti", annuncia la Fondazione Brescia Musei, presieduta da Francesca Bazoli e diretta da Stefano Karadjov. Sabato scorso, infatti, il ministero per lo Sviluppo economico ha emesso un francobollo ordinario, appartenente alla serie tematica Il Patrimonio artistico e culturale italiano, con l’immagine stilizzata della statua bronzea di epoca romana che è stata protagonista del grande restauro a opera dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. La vignetta del francobollo, realizzata da Paolo Tassinari per lo Studio Tassinari-Vetta, raffigura la Vittoria Alata in grafica stilizzata. La tiratura è di trecentomila esemplari. Non è la prima volta che la Vittoria Alata si presta a fare da modello per un francobollo. Successe già nel 1921, con una versione armata di scudo.