Botti illegali. Sequestrate due tonnellate

La Guardia di Finanza ha sequestrato 2 tonnellate di botti illegali e 52 bombe carta, portando a 6 denunce e un arresto. Il materiale è stato trovato in negozi e abitazioni private, mettendo a rischio la sicurezza pubblica.

Botti illegali. Sequestrate due tonnellate

Botti illegali. Sequestrate due tonnellate

Due tonnellate di botti illegali e 52 bombe carta. È l’ingente sequestro eseguito nelle scorse ore dalla Guardia Finanza, in prima linea in questi giorni di feste e veglioni per contrastare il fenomeno del commercio abusivo, della fabbricazione e detenzione illegale di fuochi d’artificio. I finanzieri del gruppo cittadino si sono concentrati sia sul fronte del negozianti, sia su quello dei privati. Il risultato, per l’appunto, non è stato per nulla rassicurante, ed è sfociato in sei denunce e un arresto, oltre che nel rinvenimento di una mole incredibile di materiale pericoloso. Nelle attività commerciali perquisite (una a Brescia, l’altra a Nave, entrambe gestite da cinesi) c’erano appunto due tonnellate di giochi pirotecnici vari, dai petardi alle fontanelle,posti in vendita senza le adeguate licenze e accatastati in enormi quantità senza alcuna cautela, vicino a liquidi infiammabili, fonti di calore e fili scoperti, e dunque a rischio incendio. Quanto all’esito delle indagini sul fronte dei privati,l’esito è, se è possibile, anche più inquietante. I finanzieri hanno infatti scovato ben 52 ordigni, bombe carta a tutti gli effetti, che gli artificieri della polizia di Stato hanno certificato come ‘esplosivi dall’elevato potenziale micidiale per le persone e per la sicurezza pubblica’. Gran parte del materiale è stato recuperato a casa di un trentenne di Castelmella - poi arrestato - che peraltro teneva il tutto in cucina, vicino al piano cottura a gas, mettendo così a repentaglio non solo la propria incolumità, ma quella dei vicini. Il suo appartamento, infatti, è in un condominio. Le altre bombe carta sono state trovate nelle rispettive abitazioni di tre cittadini di Montichiari, San Gervasio e Manerbio.