MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Baby gang in trasferta da Seriate

Sempre più giovani e violenti. Cresce tra i cittadini di Bergamo la preoccupazione per la presenza in diversi quartieri della...

Sempre più giovani e violenti. Cresce tra i cittadini di Bergamo la preoccupazione per la presenza in diversi quartieri della...

Sempre più giovani e violenti. Cresce tra i cittadini di Bergamo la preoccupazione per la presenza in diversi quartieri della...

Sempre più giovani e violenti. Cresce tra i cittadini di Bergamo la preoccupazione per la presenza in diversi quartieri della città di gruppi di baby gang. L’ultima segnalazione arriva da alcuni genitori di Seriate, per il comportamento violento di un gruppo di ragazzini che da qualche tempo compiono rapine ai danni di coetanei soprattutto nel vicino quartiere di Bergamo della Celadina. Più volte hanno accerchiato altri giovanissimi e, armati di coltello, li hanno minacciati per farsi consegnare soldi, sigarette elettroniche e cellulari. Un atteggiamento ricorrente, tanto che nelle ultime settimane episodi simili si sono verificati più volte e con la stessa dinamica: un gruppo numeroso di ragazzi spalleggia e sostiene un complice che si avvicina alle vittime impugnando un coltello e le costringe a consegnare i loro effetti personali.

"È inaccettabile – la denuncia delle famiglie – che i nostri figli non possano più uscire di casa o muoversi per la città in sicurezza. Chi viene aggredito spesso ha paura a sporgere denuncia perché teme la vendetta da parte di coetanei che frequantano gli stessi luoghi. D’altronde stare zitti davanti a un’aggressione non è solo frustrante ma è vivere una seconda violenza. Probabilmente sono ragazzini senza valori e problematici, che si sentono importanti o grandi solo con un coltello in mano, che sono niente senza la forza e l’umiliazione che esercitano sugli altri. Serve un’attenzione più ampia da parte di istituzioni e forze dell’ordine". "Attualmente non mi sono arrivate segnalazioni sulla situazione – dice l’assessore alla Sicurezza di Bergamo, Giacomo Angeloni –. Noi siamo attivi sul territorio insieme alle forze dell’ordine, però dobbiamo essere messi a conoscenza di questi fatti. E l’unico modo è di chiamare il 112".

Michele Andreucci