Frana di Ardesio, sciacalli si aggirano tra le case abbandonate

Dopo l’alluvione del 5 aprile i residenti denunciano movimenti sospetti intorno alle abitazioni evacuate. Attivata la vigilanza privata

Residenti al lavoro per rimediare ai danni

Residenti al lavoro per rimediare ai danni

Ardesio (Bergamo) – Non c’è soltanto l’opera di ricostruzione di case, vie e strade a preoccupare gli abitanti di Ardesio, il paese della Bergamasca dove otto giorni fa, a causa del cedimento di un canale che porta acqua alla vicina centrale dell’Enel, una valanga di acqua e di fango, circa 15mila metri cubi, si è riversata sul centro abitato. Adesso ci si mettono pure i ladri a rendere ancora più dura la vita dei residenti, molti dei quali sono ancora fuori dalle proprie abitazioni, ospitati da parenti. Nei giorni seguenti la caduta della frana, infatti, alcuni residenti hanno denunciato la presenza di estranei nelle vicinanze delle abitazioni di alcuni sfollati durante le ore notturne.

Una donna che abita in via Piemonte, una delle strade coinvolte dal disastro del 5 aprile, ha raccontato di aver sentito suonare un allarme la notte immediatamente successiva alla caduta della valanga di detriti, acqua e fango. Un’altra, qualche giorno dopo, è stata svegliata dall’abbaiare prolungato del suo cane. "Erano più o meno le 3,15 - rivela Marina Lazzarini -. Abbaiava forte, come non l’avevo mai sentito prima. Quando mi sono affacciata alla finestra della mia casa per controllare cosa stesse accadendo, ho notato le sagome di due uomini che si aggiravano con delle torce in via Alpini, dove si trovano le abitazioni che hanno subìto i maggiori danni. Se fossero stati degli addetti ai lavori, si sarebbero qualificati. Invece, appena si sono accorti di essere osservati, si sono dati alla fuga. Visto l’orario, non riesco a trovare molte spiegazioni plausibili". "Del resto - prosegue la donna - le immagini della frana erano state pubblicate da tutti i media. Sapendo che c’erano degli sfollati, forse speravano di trovare la zona incustodita".

La mattina seguente la donna si è recata dai carabinieri a denunciare l’accaduto. Tanto che l’area in questione, come conferma il sindaco di Ardesio, Yvan Caccia, la notte è ora presidiata da una pattuglia di vigilanza della Mondialpol. "Avremmo fatto volentieri a meno di questo nuovo problema - commenta il primo cittadino -. Invece, purtroppo, per evitare che qualcuno saccheggi le case temporaneamente lasciate libere dagli sfollati, è stato necessario chiedere l’aiuto della vigilanza privata. Il rischio è che qualcuno, oltre ai danni, si ritrovi con l’abitazione svuotata".

La presenza di malintenzionati in paese o nelle immediate vicinanze non lascia tranquilli i residenti. "Ci mancavano pure gli sciacalli - si lamenta un gruppo di persone impegnate a ripulire il giardino di un’abitazione -. Speriamo che la presenza dei carabinieri e della vigilanza privata scoraggi l’operato di questa gente. Ci mancherebbe solo che, oltre alla casa danneggiata, uno se la ritrovi pure svaligiata da persone che approfittano di questo momento di difficoltà che sta colpendo i cittadini di Ardesio".

Ieri almeno è finalmente arrivata una buona notizia per i residenti di Ardesio. È stata infatti riaperta parzialmente al traffico via Monte Secco, la strada che porta alle frazioni rimaste isolate. La riapertura, che sarà regolata da un semaforo, avverrà dalle 12 alle 13 e dalle 18 alle 8 del mattino. Durante le altre fasce orarie continuerà a essere interdetto il traffico, sia veicolare che pedonale.