Ardesio, abitanti sotto choc: “Una tempesta di vento e fango, le case tremavano”

Viaggio tra le abitazioni travolte dalla valanga di acqua: 6 famiglie evacuate, 71 isolate tra cui il sindaco del paese: "La gente scappava terrorizzata”

Ardesio, una casa invasa dall'acqua

Ardesio, una casa invasa dall'acqua

Ardesio (Bergamo) – Per capire cosa sia successo ieri mattina ad Ardesio prima delle 7 basta questo dettaglio: la furia dell’acqua ha sbalzato un letto dalla stanza in giardino. All’origine la rottura di una condotta di adduzione dell’Enel della vicina centrale della frazione di Ludrigno.

Le frazioni isolate

Si calcola (stima della Provincia di Bergamo) che siano 15mila metri cubi di acqua quelli fuoriusciti dalla breccia della condotta (non in funzione) e riversati sulle vie Piemonte, Alpini, Monte Secco, sul provinciale e località Carpignolo, isolando le frazioni di Cerete, Pizzol, Staletti.

Un rumore fortissimo

"Abbiamo sentito un rumore fortissimo: come quello della tempesta Vaia, con la differenza che la casa tremava. Lo stesso rumore di vento forte e spostamento d’aria. Quando mi sono affacciata al balcone ho visto abbattersi gli alberi, i massi che rotolavano e un fiume di fango". È il racconto degli abitanti di Ardesio, comune della Valle Seriana.

“Un miracolo”

Sei le famiglie evacuate, anche la casa del sindaco è stata isolata. "È stato un miracolo che a quell’ora in quella strada non passasse nessuno – ha spiegato il primo cittadino del comune bergamasco, Yvan Caccia –  La maggior parte delle case interessate sono seconde e ora dobbiamo verificare la stabilità. Le 6 persone evacuate hanno trovato sistemazione dai parenti". Mentre sono 71 le persone isolate: sono in corso lavori per lo sgombero della strada e il ripristino della transitabilità. "Ci vorranno almeno un paio di giorni per liberare la strada dal fango: se ne parla dopo Pasqua".

Al lavoro a spalare fango

Marina Lazzarini, 56 anni, abita con il marito e due figli in via Piemonte, in una delle abitazioni che i vigili del fuoco hanno chiesto di evacuare. Alle 11 erano ancora nel cortile a spalare il fango che ha invaso il piano terra e bloccato le auto. "Qui ha fatto ancor più danni". Basta guardare per rendersene conto: le recinzioni delle abitazioni sono state deformate. In strada c’è un materasso, una finestra e un letto sono stati sbalzati in giardino. I garage sono zeppi di fango e massi. All’oratorio è stato allestito un punto di accoglienza, anche se la maggior parte è dai parenti .

L’oratorio diventa rifugio

"Non credevo ai miei occhi – racconta don Antonio Locatelli, parroco di Ardesio – La gente scappava, soprattutto quelli che abitano negli appartamenti vicino alla montagna. Le persone sono salite sui solai, sono uscite nei terrazzi perché l’acqua aveva già raggiunto il primo piano. Abbiamo messo subito a disposizione il nostro oratorio. Offriamo colazione, un pasto caldo e stiamo attrezzando anche per la notte".

Conduttura controllata da poco

Enel Green Power ha diramato una nota spiegando di essere "intervenuta tempestivamente sul posto attivando le procedure di emergenza in concerto con le autorità competenti. L’impianto non era in esercizio, l’ultimo controllo era stato fatto il 27 marzo e non aveva mostrato nessuna criticità".