REDAZIONE BERGAMO

Trenino Rosso del Bernina, quell’incidente a luglio

Subito prima della frontiera di Piattamala, per fortuna senza feriti

Il trenino rosso del Bernina fermo per guasto ai binari (Foto Facebook Bernardo Gabriele Ferrari)

Tirano (Sondrio)- Un mese fa a deragliare era stato niente meno che il Trenino Rosso del Bernina, un simbolo insieme alla cioccolata, gli orologi e l’emmenthal del Made in Svizzera. Il celebre convoglio dagli inconfondibili vagoni rossi lo scorso 12 luglio ha “perso“ una carrozza nel primo tratto del suo percorso, mentre dalla Basilica della Madonna di Tirano affrontava la salita verso la frontiera di Piattamala, quindi ancora in territorio italiano. Per cause ancora da stabilire la terza carrozza del convoglio appena partito è uscita dai binari in un tratto praticamente piano.

Siccome il convoglio procedeva a velocità ridotta non ci sono state praticamente conseguenze per i passeggeri della terza carrozza che è quella che ha finito per terminare con le ruote sull’asfalto. Il macchinista si è immediatamente accorto che qualcosa non andava e ha fermato il treno che poi è stato evacuato, ma senza scene di panico tra i passeggeri che hanno intuito che qualcosa non andava solo quando hanno sentito la puzza di fumo per l’entrata in funzione dei freni d’emergenza.

Ad occuparsi di loro sono stati i soccorritori italiani che li hanno scortati alla stazione di Tirano, ma il loro viaggio è stato irrimediabilmente rovinato e le corse del Trenino Rosso non sono riprese che il giorno dopo, una volta che i tecnici della Ferrovia Retica sono intervenuti per completare l’ispezione del convoglio e dei binari.