Albino, 21 aprile 2024 – Albino, paesone della Val Seriana, piange Angelo Maffi, studente ventenne deceduto per una grave malattia a soli 20 anni. Il giovane ha lottato per cinque anni contro una serie di patologie che ne hanno minato in profondità il fisico. Eppure – come si legge in un articolo sull’Eco di Bergamo – Angelo non aveva perso la voglia di vivere. Ha proseguito come se quel nemico terribile fosse solo un ospite poco gradito di cui liberarsi in fretta: aveva acquistato con i suoi soldi la prima auto, nonostante avesse sostenuto solo l’esame della teoria per la patente, e aveva già prenotato le vacanze estive.
Il calvario
A 15 anni Angelo, componente di una famiglia nota ad Albino, soprattutto per l’attività di papà Marino, gestore di una pizzeria, scopre di essere affetto da un linfoma. A quel tempo i Maffi sono appena rientrati nella Bergamasca dall’Australia, dove la famiglia ha vissuto per una decina d’anni, a seguito di papà Marino, cuoco di professione.
Al ritorno in Italia Angelo prosegue nel suo percorso di formazione scolastica, inizialmente sulle orme di papà. In breve arriva la “botta” del linfoma. Le giornate sui banchi dell’istituto alberghiero di Nembro si alternano alle sessioni di chemioterapia, a partire dai cinque mesi trascorsi in ospedale, dopo la scoperta della malattia.
La battaglia
Angelo non si arrende, cercando anche di proseguire nella sua passione per lo sport che l’aveva portato a costruirsi una mini-palestra in casa. La convivenza con la malattia, però, si fa sempre più difficile. Il suo fisico, forse indebolito dalle terapie che il ragazzone – a 15 anni era già alto un metro e 90 – aveva affrontato con spirito indomito, subisce un altro duro colpo. Gli viene diagnosticata una leucemia. Angelo subisce due trapianti.
La parola d’ordine, però, è mai mollare, come hanno raccontato ai media locali i genitori, commossi. Fra un visita e l’altra Angelo si diploma, con il voto di 93. Si iscrice all’università. Facoltà di Economia. Perfeziona l’inglese. Fa progetti per il futuro, circondato dall’affetto dei familiari – oltre al papà, la mamma Flavia e la sorella maggiore Giulia – e degli amici. Dà una mano al padre in pizzeria e con i soldi guadagnati acquista la sua prima vettura.
L’ultimo colpo
Negli ultimi giorni le sue condizioni di salute sono precipitate. Angelo è vittima di un’infezione all’orecchio, che lo annienta in un respiro, per il dolore dei familiari. Sabato la salma è tornata ad Albino dall’ospedale Papa Giovanni. Da allora è incessante il pellegrinaggio di amici e semplici conoscenti alla casa del commiato di Albino, desiderosi di dare l’addio al “gigante buono”.
I funerali si svolgeranno domani, lunedì 22 aprile, alle ore 15 nella parrocchiale di Albino.