
Pietro Ghislandi attore e cabarettista 68 anni bergamasco di Comun Nuovo morto dopo aver combattuto con una lunga malattia
Addio all’artista della risata. Il cinema e il mondo dello spettacolo italiano piangono Pietro Ghislandi, attore e cabarettista di talento, 68 anni, bergamasco di Comun Nuovo, morto dopo aver combattuto con una lunga malattia. Oltre ad essere un grande caratterista del cinema italiano, è stato anche uno dei primi ventriloqui, “papà“ del pupazzo Sergio che lo ha accompagnato nella sua carriera. Il volto di Ghislandi è arrivato al grande pubblico negli anni ‘80, appunto come ventriloquo nella trasmissione di Rai Uno “Fantastico 7“ (1986), presentata da Pippo Baudo.
La sua carriera si è poi arricchita di numerose esperienze cinematografiche e televisive, tra cui film come “Soldati - 365 all’alba“, “Il muro di gomma“, “Vajont“ e “Porzus“, di Renzo Martinelli. Ha collaborato anche con Leonardo Pieraccioni in pellicole come “Il principe e il pirata“, “Il paradiso all’improvviso“, “Ti amo in tutte le lingue del mondo“ e “Il professor Cenerentolo“.
Oltre alla recitazione, Ghislandi nutriva una profonda passione per la musica. Diplomato al conservatorio “Donizetti“ di Bergamo, ha insegnato musica e suonato il pianoforte. Ha inciso pure due dischi: “Pòta Dance“, una raccolta di canzoni comiche su ritmi della disco dance italiana, e “TangentDance“, un disco satirico che ha vinto il Festival della canzone satirica di Ascoli Piceno nel 1993.
La sua formazione teatrale è stata altrettanto ricca. Allievo del Teatro-Laboratorio di Jerzy Grotowski, ha studiato anche con Jacques Lecoq, perfezionandosi nell’arte del mimo. La sua carriera teatrale lo ha visto protagonista di numerosi spettacoli. "Con te, caro amico, si spegne quella magica luce dell’umorismo", il saluto di Bruno Bozzetto, che negli anni ‘90 aveva chiamato Ghislandi a doppiare alcuni suoi cartoon.