
Rissa alla stazione autolinee a Bergamo, 24enne viene accoltellato: l'intervento della polizia
Bergamo, 8 agosto 2024 – È tornato in libertà il senegalese di 29 anni, assistito dall’avvocato Fausto Micheli, arrestato solo pochi giorni fa dalla Squadra Mobile con l’accusa di aver accoltellato un 23enne marocchino nella notte tra sabato e domenica, nei pressi della stazione delle Autolinee.
La vittima, colpita al collo, al torace e al braccio sinistro, era stata ricoverata in codice rosso nel reparto di Terapia Intensiva dell’ospedale Papa Giovanni XXIII, ma fortunatamente non è più in pericolo di vita.
L’arresto era avvenuto dopo indagini lampo che avevano portato gli inquirenti a Colognola, dove il 29enne era stato fermato con l’accusa di tentato omicidio. Tuttavia, nell’ordinanza di convalida del fermo e di successiva liberazione, il giudice ha evidenziato la mancanza di gravi indizi di colpevolezza.
Il testimone
Le ricostruzioni dei fatti presentano infatti diverse incongruenze. Un testimone oculare, ad esempio, aveva indicato come arma una bottiglia di vetro, mentre sia la vittima che l’aggressore hanno parlato di un coltello. Questo dettaglio ha messo in dubbio la credibilità del testimone, che potrebbe aver confuso il 29enne con un altro individuo coinvolto nella rissa, avvenuta vicino alla pensilina 4, dove un gruppo di marocchini sarebbe stato preso di mira da una bottiglia lanciata dalla vittima stessa.
Le indagini
La situazione si è ulteriormente complicata quando la vittima, brandendo un coltello, ha minacciato un gruppo di senegalesi vicino alla pensilina 6. Il fatto che il 29enne arrestato presentasse ferite compatibili con una difesa da aggressione suggerisce che potrebbe aver reagito dopo essersi impossessato del coltello caduto al marocchino.
Tuttavia, la ricostruzione rimane poco chiara, anche perché la vittima non è stata in grado di identificare con certezza chi lo ha colpito. Per fare piena luce su quanto accaduto, sarà necessario ascoltare anche gli altri senegalesi presenti quella notte.