FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Abusi durante la terapia, osteopata condannato per violenza sessuale a Bergamo

Due anni e due mesi di pena per le molestie su una paziente. Il cinquantenne dovrà risarcire la vittima con 125mila euro per danni morali

Un osteopata al lavoro

La sentenza a metà mattinata (Tribunale collegiale, presidente Petillo, a latere le colleghe Ingrascì e Garufi) con la condanna a due anni (pena sospesa se risarcirà la parte offesa con la provvisionale pari a 10mila euro) dell’osteopata di 51 anni G.G., studio nell’hinterland, finito a processo per violenza sessuale ai danni di una paziente di 38 anni. Il pm Paolo Mandurino aveva chiesto 2 anni e due mesi; la parte civile, avvocato Marino Viani, una provvisionale pari a 30mila euro e un risarcimento dei danni morali per la sua assistita quantificato in 125mila euro.

Il difensore dell’imputato, avvocato Nicolo Meazza, il proscioglimento. Ieri sono stati sentiti il luogotenente dei carabinieri che nel 2018 era al comando della Stazione di Gorgonzola, dove la parte offesa si era recata a fare la denuncia. E un perito della difesa, un osteopata e fisioterapista, consulente del Tribunale di Milano, che ha spiegato le tecniche della manipolazione e i corretti trattamenti, come eseguirli evitando il contatto fisico. Il paziente dev’essere sempre messo a conoscenza di quanto avviene e deve dare il proprio consenso". Un processo dove la prova regina è stato un video girato dalla donna con il cellulare nella borsa appoggiata sulla scrivania, una videochiamata WhatsApp concordata con il marito.

Lei è seduta sul lettino, soffre di cervicale. Alle sue spalle, in piedi, c’è l’osteopata che la manipola. Le immagini sono state allegate alla denuncia. Non tutto è stato ripreso, la precedente seduta è raccontata. Un video che secondo la difesa sarebbe stato "tagliato in modo chirurgico e dove mancano altre immagini". L’imputato, sentito la volta precedente, aveva respinto le contestazioni, ammettendo il bacio sulle labbra (la scena è nel video). Ma ribaltando lo scenario rispetto all’accusa: "È stata lei a cercarmi più di una volta girando la testa, non mi è mai successa una cosa del genere".