Bergamo, osteopata accusato di violenza sessuale: nel video palpeggia il seno, poi i baci

Il professionista è accusato da una paziente di 48 anni. La vittima è una donna di 48 anni

La prossima udienza è fissata per il 3 maggio

La prossima udienza è fissata per il 3 maggio

In aula scorrono le immagini del video che la vittima, una 48enne, d’accordo con il marito, aveva registrato con il telefonino nascosto nella borsa durante l’ultima seduta. Lei è nello studio dell’osteopata e massofisioterapista finito a processo per violenza sessuale dopo la denuncia della donna. Il marito è fuori, in auto. Al segnale convenuto scatta la trappola concordata: la videochiamata tramite Whatsapp.

Nelle immagini si vede l’imputato, 52 anni, con studio in un paese della Bassa, mentre manipola la paziente: allunga le mani sotto il seno ripetutamente, afferra i capezzoli, poi c’è il bacio, prima all’altezza del collo poi sulla bocca.

L’osteopata, difeso dall’avvocato Nicolò Meazza di Milano, durante il suo esame, ha negato gli episodi che gli vengono contestati. "Mai dato il bacio alla paziente, lei aveva girato il collo verso di me durante la manipolazione. E non le ho mai toccato il seno. E nemmeno allungato le mani nel pube". Ieri udienza davanti al tribunale collegiale (presidente Giovanni Petillo, affiancato dalle colleghe Patrizia Ingrascì e Laura Garufi), pm Paolo Mandurino.

La vicenda nel 2018. La vittima, assistita dall’avvocato Marino Viani (Monza Brianza) soffre di dolori cervicali. A fine giugno si presenta allo studio dell’osteopata accompagnato dal padre per un primo appuntamento. La donna spiega al medico dei suoi frequenti disturbi cervicali.

La seduta dura 45 minuti in cui l’osteopata, dopo averla fatta sdraiare sul lettino, in indumenti intimi, le massaggia il collo, le spalle, la pancia e le gambe.

Segue un secondo appuntamento il 3 luglio e anche questa volta viene accompagnata dal padre che aspetta fuori. In questa circostanza, secondo la denuncia, l’imputato avrebbe effettuato le manipolazioni della volta precedente, salvo poi chiederle di mettersi seduta e, posizionandosi dietro di lei, iniziava a massaggiarla, allungando le mani sotto il seno e poi lungo i fianchi. La signora esce dallo studio turbata. Sale in auto del padre e gli confida quanto successo.

Al terzo appuntamento, la trappola. La 48enne sporge denuncia e scattano le indagini. Prossima udienza il 3 maggio.