ALESSIA BERGAMINI
Cronaca

Scivola nel bosco per 70 metri: morto ex arbitro di Morbegno /FOTO

Gianfranco Colzani stava percorrendo un sentiero in Valburga quando è precipitato

Gianfranco Colzani, 52 anni, vittima del tragico incidente in montagna

Bema (Sondrio). 10 luglio 2016 - E' finita in tragedia la passeggiata di un gruppo di amici che, sabato mattina, si sono avventurati nei boschi della Valburga, nel territorio comunale di Bema, sul versante orografico destro della Val Bomino. Poco dopo le 10.30 un componente della piccola comitiva - Gianfranco Colzani, 52 anni, residente a Morbegno - è morto, scivolando a valle per una settantina di metri. Gli amici che erano con lui hanno assistito alla caduta senza poter fare nulla, se non chiamare il 112 e dare l’allarme. La richiesta di aiuto ha messo in moto la macchina dei soccorsi: dalla base di Caiolo si è alzato in volo l’elicottero del 118 che ha trasportato in quota l’equipe medica, dodici tecnici del Soccorso alpino del Cnsas e quelli del Sagf . Sul posto anche i carabinieri di Morbegno. Nonostante tutto, però, i soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo, dovuto verosimilmente ai gravi traumi riportati nella scivolata.

Le operazioni di recupero del corpo dello sfortunato morbegnese si sono protratte fino al pomeriggio. Dopo aver ottenuto il nulla osta dal magistrato di turno, infatti, i tencici del Soccorso alpino hanno ricomposto la salma in una barella, riportandola sul sentiero, utilizzando la tecnica del contrappeso. Successivamente l’hanno trasportata a spalla fino al punto in cui è stato possibile l’avvicinamento dell’elicottero che, ha imbarcato la barella utilizzando il verricello.

L’incidente è avvenuto a circa 1.000 metri di quota, lungo un sentiero che attraversa un bosco di latifoglie, fra la località Taida e la Val Bomino. Secondo quanto ricostruto dal personale del Sagf - il Soccorso alpino della Guardia di finanza che, oltre a prestare assistenza in montagna, è preposto anche a svolgere gli accertamenti di rito - il gruppetto di amici era partito dalla diga di Panigai ed era diretto ad alcune baite, quando è avvenuta la tragedia. Resta da chiarire la causa della scivolata, anche se i militari hanno rilevato che la vittima dell’incidente calzava semplice scarpe da tennis, poco adatte al tipo di terreno al quale si svolgeva l’escursione. Da qui scaturisce l’ennesimo appello dei soccorritori alla prudenza e l’invito a scegliere sempre abbigliamento e calzature adeguate all’ambiente montano quando ci si prepara per un’escursione.

La vittima della drammatica caduta era un volto noto nell’ambiete sportivo provinciale: per due mandati consecutivi, a partire dal 1993, infatti, era stato presidente della sezione Aia (Associazione nazionale arbitri) di Sondrio; incarico poi assunto da Simone Spandrio. Per lungo tempo era stato anche titolare di un’azienda tessile, nella quale ancora lavorava come dipendente.