Clima anomalo, in provincia di Sondrio è primavera a Natale

Le temperature sfiorano persino i 17 gradi e fra gli operatori turistici e gli agricoltro sale la preoccupazione

Poca neve in Alta Valle (National Press)

Poca neve in Alta Valle (National Press)

Alta Valle, 28 dicembre 2016 - Natale all’insegna di temperature miti e cieli tersi in tutta la Valtellina, dove l’assenza di neve, anche in alta quota, desta non poche preoccupazioni per gli operatori del settore turistico, alle prese con il secondo anno consecutivo segnato da bizzarre anomalie meteorologiche.

La bassa pressione presente sull’intera regione e complice del sole che riscalda in queste ore tutti i settori - comprese Prealpi, Orobie e Alpi Retiche - è destinata a perdurare anche nei prossimi giorni, regalando ancora tanta stabilità e calore. Le temperature, ad ogni modo, dovrebbero gradualmente abbassarsi già a partire dalla tarda serata di oggi, anche se il tipico inverno alpino sembra ancora lontano: a Sondrio si passerà dallo zero registrato in media nella giornata di ieri sino ai -5 dell’ultimo giorno dell’anno, quando qualche nuvola comincerà a fare capolino anche a ridosso dei rilievi montuosi, grazie all’incremento dei venti, in aumento proprio nel fine settimana di Capodanno.

Termometro lievemente in calo, ma assenza totale di neve per tutte le prossime festività anche nelle principali località sciistiche della Valtellina, da Bormio, ad Aprica, sino a Santa Caterina e Madesimo: ovunque il vero protagonista della settimana sarà il sole, portatore nelle ore centrali del giorno di un clima ancora mite, con picchi che toccheranno anche i 10 gradi. Intorno alle 13 di ieri, a Sondrio, la colonnina di mercurio ha raggiunto i 9 gradi mentre a Chiavenna ne sono stati registrati addirittura 17. La situazione meteo anomala non solo impensierisce albergatori e ristoratori, ma anche gli agricoltori, la cui attività alla lunga potrebbe essere notevolmente compromessa dal clima.

«Attualmente non si può parlare ancora di veri e propri danni, ma il persistere di temperature così alte può creare squilibri, ostacolando il regolare riposo vegetativo invernale delle piante, con conseguenze in fase di ripresa primaverile, ad esempio qualora quest’ultima si registrasse in netto anticipo. Altro aspetto da non sottovalutare, poi, è connesso al mancato svernamento di parassiti e patogeni: se le temperature restano così alte non si arresta il prolificare delle malattie di cui questi esseri sono portatori, con effetti che a fine stagione potrebbero essere piuttosto invasivi», è quanto riportano dal Centro degli studi superiori Fojanini. Intanto ieri la sala operativa della Protezione civile della Regione Lombardia ha emesso un avviso di conferma di moderata criticità per rischio incendi boschivi.