Alluvione in Valtellina, il presidente Sergio Mattarella ad Aquilone sulla grande frana

Marchini era al vertice della Provincia: eventi difficili da dimenticare

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Alta Valle, 18 luglio 2017 -  «È un evento difficile da dimenticare». Roberto Marchini, presidente della Provincia di Sondrio tra il 1980 e il 1990 ricorda distintamente tutto ciò che accadde a luglio 1987, quando l’alluvione colpì la Valtellina. «Le calamità che nell’estate 1987 colpirono le nostre valli chiamarono ciascuno degli ambiti istituzionali della provincia a una mobilitazione e ad un impegno straordinari – dice - Fin dal primo pomeriggio del 18 luglio anche gli amministratori, le strutture operative ed i mezzi della Provincia di Sondrio furono impegnati nelle operazioni di emergenza a contatto diretto con i ministri Giuseppe Zamberletti e Remo Gaspari, in una mobilitazione straordinaria che durò per circa tre mesi».

E aggiunge: «Ma anche in seguito fino al completo superamento dell’emergenza i cui effetti si protrassero per oltre due anni, l’ente Provincia divenne naturale e costante riferimento diretto del Governo nazionale e fu destinatario di importanti deleghe operative anche da parte di Regione Lombardia. L’intera comunità provinciale – singoli cittadini, volontari, espressioni sociali organizzate e istituzioni democratiche – seppe affrontare quella gravissima concatenazione di eventi negativi con virtù morali e civiche che furono autorevolmente riconosciute con il conferimento della Medaglia d’argento al valor civile della quale si fregia il Gonfalone della Provincia di Sondrio». E a ricordare quei tragici giorni, quelle persone, è volta la cerimonia che si tiene oggi ad Aquilone, dove anche Marchini sarà presente. Migliaia di persone (questa la cifra stimata) assisteranno alla commemorazione in piedi, proprio sopra il prato e gli strati di terra che hanno ricoperto le case di chi ha perso tutto trent’anni fa. Alle 11 è atteso l’arrivo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che darà il via all’evento. Dopo la deposizione della corona e i saluti delle autorità, verrà letta una poesia dedicata alle vittime. La corale della parrocchia di Cepina si esibirà, poi, nel canto «Signore delle cime» e, in seguito, verranno consegnate le targhe alle istituzioni centrali e i riconoscimenti alla memoria delle vittime, infine attestati di benemerenza andranno agli enti e agli organismi locali per l’aiuto prestato proprio nel 1987. Intorno a mezzogiorno il vescovo della nostra diocesi, Oscar Cantoni, celebrerà la messa.

Nel pomeriggio, invece continuano gli eventi in Valle: verrà inaugurato a Lovero il centro di formazione della Protezione civile, realizzato dall’associazione volontari di Protezione civile di A2a. La sera, alle 21, alla tensostruttura di Sondalo, andrà in scena il concerto «Gocce di memoria» organizzato da Bandainsieme di Sondalo e dalla Filarmonica Bormiese.