Desio, il gambadelegn dorme nel vecchio deposito

Un videomaker è riuscito a entrare e ha ripreso i tram del passato che in molti vorrebbero salvare

All’interno del deposito un intreccio di tram completamente arrugginiti e vandalizzati

All’interno del deposito un intreccio di tram completamente arrugginiti e vandalizzati

Desio (Monza e Brianza), 9 gennaio 2020 - Il titolo è quanto mai chiaro: “Il cimitero dei vecchi tram“. Le immagini, lo sono ancora di più. Nei giorni scorsi un videomaker che si firma Mimmo Amerelli Urbex è riuscito ad entrare nel deposito abbandonato ormai da quasi un decennio dell’Atm, nella zona nord di Desio. Qui ha ripreso con la sua telecamera e poi pubblicato su youtube un video di circa 10 minuti nel quale mostra ciò che per tutto questo tempo è rimasto nascosto dietro i muri e i cancelli del maxi comparto. Un intreccio di tram completamente arrugginiti e vandalizzati, che vegetano nel deposito coperto e nella parte scoperta, avvolti da sterpaglie alte ormai dei metri. In totale stato di degrado e abbandono. Una situazione assurda, ancora in fase di stallo. Con 42 esemplari oggetto di una battaglia della quale ancora non si conosce l’esito, tra la volontà di Atm di demolirli e le pressioni da più parti (appassionati, cittadini, forze politiche) per salvarli e in qualche modo valorizzarli. Si tratta di veicoli in gran parte risalenti agli anni Venti e Trenta del Novecento: si tratta dei vecchi "gambadelegn" che collegavano Milano alla provincia, da Abbiategrasso a Vimercate, da Limbiate all’Adda.

«Esemplari ormai unici, rappresentativi dei progressi della scienza e della tecnica di quel periodo", spiegano i promotori di una petizione per salvarli che sfiora le 50mila adesioni. Ancora incerto il loro destino. Come quello dell’intera area. Qualche mese fa il Comune di Desio ha aperto un tavolo con il Comune di Milano e Atm, cioè la proprietà dell’area, che ha in mano il pallino del comparto. «Noi abbiamo un Piano di riqualificazione del territorio, dove è approvata una riqualificazione urbanistica dell’area con funzioni miste, residenziale, produttivo, artigianale e con commercio di vicinato – ha spiegato il sindaco Roberto Corti -. Prospettive a breve termine non ce ne sono, ma almeno abbiamo iniziato a parlare e capire quali sono i passaggi".