Chinatown, un morto e un ferito in una sparatoria: assassino fermato a Prato

Il fermato ha 23 anni e precedenti. la vicenda è maturata nel contesto delle bande criminali che si contendono il controllo dello spaccio di droghe sintetiche e il racket delle estorsioni FOTO - Il luogo della sparatoria / I rilievi delle forze dell'ordine

Il luogo in cui è avvenuta la sparatoria

Il luogo in cui è avvenuta la sparatoria

Milano, 28 febbraio 2015 - Individuato e fermato il presunto assassino di Xipu Hu, il cinese di 36 anni morto dopo essere stato ferito insieme ad un connazionale nel quartiere di Chinatown a Milano.  L'arrestato si chiama Hu Yongxiao, detto 'Wenjie', ha 23 anni e ha precedenti per armi, stupefacenti all'interno di bande giovanili, resistenza a pubblico ufficiale e per violazione delle normative sul soggiorno degli stranieri. È stato bloccato sabato alla stazione centrale di Prato, appena sceso dal treno che aveva preso nel pomeriggio a Milano per raggiungere alcuni amici, suoi connazionali, con l'intenzione di lasciare l'Italia. 'Wenjie' era già noto ai carabinieri che indagano sull'omicidio di Xipu Hu, perché già arrestato in una precedente inchiesta sulle bande giovanili cinesi e incarcerato nel 2011. Nell'agosto del 2013 era stato rimesso in libertà. Ed evidentemente era tornato a bazzicare Chinatown con le stesse intenzioni di un tempo. Un segnale preoccupante.

La sparatoria è maturata nel contesto delle bande criminali che si contendono il controllo dello spaccio di droghe sintetiche e il racket delle estorsioni nelle strade della Chinatown di Milano. Secondo le prime ricostruzioni quella sera Hu si trovava all'interno del bar-karaoke per festeggiare il suo 36simo compleanno con alcuni amici, quando si è materializzato il gruppo "rivale" di Wenjie, in tutto forse una decina di persone. Subito tra i due gruppi sarebbe scaturita una lite e si sarebbero dati  appuntamento fuori. A quel punto 'Wenjie' avrebbe estratto la pistola e ferito il 36enne, che non è sopravvissuto, e l'altro membro della gang rivale, che invece ce l'ha fatta. Alla scena ha assistito un testimone, che ha messo i carabinieri sulle tracce del 23enne. Nel frattempo le indagini proseguono per cercare l'arma del delitto, che non è ancora stata trovata, ma anche per individuare gli altri presenti, e di chiarire il movente. Ad aiutarli, ancora una volta, alcune testimonianze, che confermano la fine della tradizionale omertà cinese nel quartiere. 

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