Vince il Milan: lo stadio del Diavolo sarà al Portello

Il Comitato esecutivo di Fondazione Fiera ha scelto il progetto della società rossonera. Barbara Berlusconi: primo passo storico. Il vicesindaco De Cesaris: la decisione di Fiera non significa che l'opera sarà realizzata

Il rendering del nuovo Stadio

Il rendering del nuovo Stadio

Milano, 6 luglio 2015  – Il Milan avrà il suo stadio al Portello.Il progetto della società rossonera ha battuto dopo una estenuante gara la società la società di costruzioni "Vitali Spa". Lo ha deciso il Comitato esecutivo della Fondazione Fiera Milano chiamato, dopo il rinvio di ieri, chiamato a decidere tra il tempio del calcio rossonero e il progetto di Vitali, 'Milano Altà, uno spazio polifunzionale verde, con albergo, ristorante e attività ludiche. Ill progetto dello stadio, fortemente voluto da Barbara Berlusconi e realizzato con Arup, ha vinto il bando dopo l'ennesimo rilancio da parte del club rossonero, arrivato a 4 milioni di euro all'anno di affitto per l'area.

IL COMUNICATO _ "Il presidente di Fondazione Fiera Milano Benito Benedini, con l'unanime consenso del Comitato esecutivo, comunica - si legge in una nota - la decisione di assegnare il progetto di riqualificazione del padiglione 1-2 del Portello alla proposta pervenuta da AC Milan-Arup Italia: 'We are Ac Milan'". "L'investimento previsto da Ac Milan - si spiega - è di oltre 300 milioni di euro e il canone di affitto per Fondazione Fiera Milano è fissato in 4,050 milioni di euro annui, a fronte della concessione di un diritto di superficie di" 50 anni". "Il progetto vincitore - si trova scritto ancora nel comunicato dell'ente - risponde appieno agli obiettivi e alle finalità statutarie di Fondazione Fiera Milano; individua, inoltre, funzioni - sport, tempo libero, accoglienza, attività formative, ricerca, salute, servizi - adeguate alle esigenze della Città che si trasforma e alle linee di sviluppo del territorio metropolitano. Elemento predominante del progetto è lo stadio, spazio innovativo integrato nella trama del tessuto urbano circostante. Si prevedono, inoltre, funzioni complementari, organizzate intorno a una serie di percorsi pedonali verdi, con servizi alla persona, commercio al dettaglio, ristorazione, una struttura alberghiera in posizione privilegiata, in sinergia con il business principale e il fitness center, tutte funzioni volte a coinvolgere in modo attivo i cittadini", aggiunge la nota.

BARBARA BERLUSCONI -  "Primo passo storico. Milano come Londra", è l'incipit del comunicato ufficiale di Barbara Berlusconi. "Oggi parte ufficialmente il percorso che, almeno nelle nostre intenzioni, porterà ad avere un nuovo stadio. È un primo passo poiché si dovrà sottoporre l'intero progetto all'approvazione delle istituzioni. Oggi è, comunque, una giornata storica. La nostra è prima di tutto una sfida culturale. Anzitutto per Milano perché proponiamo: uno stadio urbano, di favorire lo sviluppo dell'area che ci ospiterà, di renderla più sicura e un simbolo della città, di cambiare completamente la mentalità di chi si reca allo stadio proponendogli servizi e momenti di intrattenimento non solo per i 90 minuti della partita". Barbara Berlusconi ha assicurato che il Milan "contemporaneamente si batterà per disincentivare il trasporto privato e favorire quello pubblico. Milano, quindi, come Londra. Anche a Londra, infatti gli stadi sono urbani, si raggiungono in metro e hanno consentito la riqualificazione delle aree in cui sono stati costruiti". "Inoltre, per il Milan, è indispensabile per lo sviluppo commerciale del club - ha concluso la figlia del presidente rossonero Silvio Berlusconi -. Lo sfruttamento dello stadio porterà dai 50 agli 80 milioni all'anno. Risorse che saranno utilizzate anche per l'acquisto di nuovi giocatori".

LA REAZIONE POLITICHE "Da assessore allo Sport, penso che un secondo stadio possa essere un grande valore aggiunto per la città. Finalmente potremo valutare il progetto presentato dal Milan in tutte le sue componenti ampliando la discussione a tutte le parti coinvolte" sottolinea Chiara Bisconti, assessora allo Sport e al tempo libero del Comune di Milano. "Abbiamo sempre detto che non si devono affrontare le questioni partendo da pregiudizi. Le decisioni vanno prese con serenità, e tenendo conto delle esigenze di sviluppo e di tutela del territorio" aggiunge il vicesindaco e assessore all'Urbanistica, Ada Lucia De Cesaris. "Ora attendiamo di poter vedere e valutare il progetto definitivo. La decisione di Fiera non significa che l'opera sarà realizzata: oltre alle preliminari valutazioni tecniche ed urbanistiche, sarà infatti necessario il confronto in Giunta e in Consiglio, nonché l'approfondimento di tutti i rilievi avanzati dai cittadini". Parere totalmente opposto quello del presidente della Regione Roberto Maroni che ha affidato la sua soddisfazione a un tweet: "Via libera al nuovo stadio dell'@acmilan a Milano: ottima scelta".

LA STORIA -  Il bando si era  aperto il 15 ottobre del 2014 per chiudersi il 31 gennaio scorso, sei i candidati che vi parteciparono, solo due quelli rimasti in gara si a oggi: ora a giocarsela sono il Milan (FOTO) e la società di costruzioni "Vitali Spa". In palio c’è, per l’esattezza, la riqualificazione dell’area da oltre 40mila metri quadrati oggi occupata dai padiglioni espositivi 1 e 2. Il Milan costruirà  il suo nuovo stadio di proprietà, uno stadio urbano sul modello inglese. Vitali proponeva invece il parco tecnologico «Milano Alta» con pista ciclopedonale in quota. 

Nel frattempo, il «Comitato No Stadio» (FOTO), ovvero, il sodalizio fondato dai residenti in zona Portello, continua a battersi contro l’ipotesi del nuovo stadio rossonero. A nulla sono valse le rassicurazioni rivolte proprio ai residenti da Silvio Berlusconi in occasione, venerdì, del raduno del suo Milan. 

 

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