La pipa Curvy strega gli States: l'ultima creazione del negozio Al Pascià

L’oggetto del desiderio in questione è una piccola pipa in radica, di marchio e concept milanesi. Perché «Curvy» («cicciotella»), come è stata ribattezzata per la forma, è figlia di «Al Pascià», bottega familiare da 110 anni nel cuore di Milano di LUCA SALVI

La pipa curvy (Newpress)

La pipa curvy (Newpress)

Milano, 1 marzo 2016 - I più prestigiosi siti di e-commerce specializzati hanno dovuto frenare la bramosia dei clienti: «La domanda è stata così alta che aspettiamo i rifornimenti». L’oggetto del desiderio in questione è una piccola pipa in radica, di marchio e concept milanesi. Perché «Curvy» («cicciotella»), come è stata ribattezzata per la forma, è figlia di «Al Pascià», bottega familiare da 110 anni nel cuore di Milano. Una tradizione che ha conquistato i mercati di tutto il mondo. E la vetrina di Vogue. «Volevamo realizzare una pipa da viaggio, quella per l’uomo di oggi, l’uomo 2.0». Cosimo e Leonardo Sportelli – le teche piene di migliaia e migliaia di pipe ma anche di borse in pelle – sono fieri della loro ultima creazione. «Ci abbiamo lavorato due anni – spiegano – e la Curvy è stata indicata da Vogue.it tra i regali di Natale da fare al fidanzato». Come «pipa ultraleggera ispirata a Sherlock Holmes», si legge.

Nel negozio di via Torino la famiglia Sportelli – ci sono anche papà Umberto e mamma Adele mentre la sorella Claudia è alla contabilità – ha cercato di ottenere in una pipa compatta in radica lo stesso sapore fresco e vellutato della famosa pipa icona dell’eroe di Conan Doyle, ovvero la «Calabash». Caratteristica: la cavità, sotto il fornello schiumato, ricavata da una particolare specie di zucca dove il fumo può espandersi, raffreddarsi e perdere l’umidità così fastidiosa per il palato. «Una pipa troppo ingombrante però – dicono Cosimo e Leonardo – ma siamo riusciti a riprodurne l’effetto nella camera di espansione in radica della Curvy, che rilascia lo stesso sapore asciutto». Altro pregio per gli aficionados: il bocchino a innesto a pressione e senza svitamento. Più maneggevole. E più facile da cambiare in caso di rottura. Presto in una gamma di diversi colori. Per avviare la produzione, Al Pascià si è appoggiata all’olandese Gubbels, leader mondiale nel mondo dello sbuffo. «Curvy» – radica italiana al 100% - ha conquistato tutta Europa ed è appena sbarcata negli Stati Uniti. Il rapporto qualità prezzo è competitivo.

«Il primo stock di 400 pipe è andato via in tre settimane – precisa Cosimo Sportelli – il secondo di 600 lo stiamo finendo ora». Siti come pipesandcigars.com e danpipe.de hanno registrato in pochi giorni il sold out. Su www.alpascia.com, on line fin dal 1999, non si pensa solo alla vendita. «Per noi è una vetrina del gusto». Si trovano consigli per abbinare piatti (persino il panettone) a vini e tabacco. Storie curiose come la pipa che Jacqueline Kennedy nascondeva nella sua borsetta. Testimonial come Sandra Ciciriello, la «boss» dello stellato Alice Ristorante. Sui clienti vip la famiglia Sportelli non si sbottona. Rivela solo che «i giovani sono il 50% dei nostri acquirenti. E non mancano le donne, anche se spesso mandano avanti i mariti». «Curvy» ha ricevuto «recensioni entusiaste da tutti i critici cui l’abbiamo inviata». Un nuovo successo made in Milan per un «negozio di storica attività» (per la Regione) nonché «Bottega storica» (per il Comune) che aprì 110 anni fa i battenti nel cinquecentesco Palazzo Casati Stampa di via Torino come laboratorio di assistenza clienti di Carati, industriale pavese della pipa. Quando le «bionde» ancora non c’erano. Non a caso, «Al Pascià» è meta dell’itinerario tra le botteghe storiche dell’associazione «Milano da Vedere».

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