Vaprio d'Adda, spara e uccide 25enne entrato in casa per rubare. Indagato per omicidio volontario VIDEO

Il pensionato è accusato di omicidio volontario. Avrebbe sparato nel buio di fronte a una figura trovata in casa ora è sotto choc: "Non volevo che morisse". Salvini: "Se l'è cercata". In serata un corteo sotto casa del pensionato, la gente canta l'inno e grida: "Sei uno di noi" (IL VIDEO) FOTO - Ladro ucciso, le indagini dei carabinieri a Vaprio d'Adda / Corteo a Vaprio d'Adda, il padrone di casa al balcone

Francesco Sicignano al balcone saluta il corteo di solidarietà a Vaprio d'Adda

Francesco Sicignano al balcone saluta il corteo di solidarietà a Vaprio d'Adda

Milano, 20 ottobre 2015 - La notte tra lunedì e martedì, un giovane di 25 anni è morto, dopo essere stato ferito da colpi d'arma da fuoco, in un appartamento di via Cagnola a Vaprio D'Adda, nel Milanese. Era presumibilmente entrato per rubare. È questa l'ipotesi investigativa seguita dai carabinieri in base alle prime testimonianze raccolte, quella dello sparatore, il padrone di casa, e una vicina. Il pensionato che ha sparato, padrone di casa, è stato accusato di omicidio volontario, riformulando una prima ipotesi di eccesso colposo in legittima difesa. Francesco Sicignano, 65 anni, è apparso costernato. «Non volevo che morisse», sono le parole che ha più volte ripetuto ai carabinieri.

LA TRAGEDIA - A chiamare i carabinieri sarebbe stata una vicina, che ha visto due o tre persone scavalcare la recinzione della villetta a fianco. Quando i militari sono arrivati sul posto si era La casa di via Cagnola a Vaprio d'Adda dove è avvenuta la tragediaappena consumata la tragedia: il padrone di casa ha raccontato che, svegliato dai rumori, ha preso la sua pistola (regolarmente detenuta), si è alzato e si è trovato davanti nel buio una figura, a cui ha sparato un colpo. Poi ne avrebbe sparato ancora uno, o forse due, in aria, vedendo in giardino altre ombre fuggire. Quindi, rientrando, ha trovato il corpo a terra del primo ladro, ha cercato di soccorrerlo e ha chiamato 118 e carabinieri. Il proprietario dell'appartamento è il pensionato, 65 anni, che abita con la moglie. La donna dormiva con lui al terzo piano, mentre il figlio e la nuora dormivano al primo. La vittima, in corso di identificazione, era entrata da una finestra dopo essersi tolta le scarpe e aver infilato dei calzini sulle mani, forse per non lasciare impronte. Per terra è stata trovata la torcia accesa usata dal ladro, elemento che potrebbe confermare la tesi dell'uomo che ha dichiarato di avere sparato dopo essersi trovato davanti una sagoma nera appunto con una torcia in mano.

"NON VOLEVO CHE MORISSE" - Sicignano, originario di Terracina,  interrogato dai magistrati della Procura di Monza in caserma ha detto di essersi procurato l'arma dopo aver subito diversi furti in casa. "Non volevo che morisse", ha ripetuto più volte il 65enne. Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto di Milano Alberto Nobili e dal pm Antonio Pastore, che hanno disposto l'autopsia sul cadavere del giovane La prima ipotesi di accusa è stata eccesso colposo in legittima difesa poi modificata in omicidio volontario. L'accusa di eccesso colposo in legittima difesa si differenzia, in base alla norme, dalla legittima difesa 'pura' (non punita penalmente) per la mancanza del requisito della proporzione tra difesa ed offesa. L'accusa è stata riformulata in omicidio volontario come atto necessario per poter svolgere tutti gli accertamenti, per poi valutare se sussistano i presupposti per riconoscere l'eccesso colposo in legittima difesa (punito penalmente) o la legittima difesa (non punita). Il pensionato, ascoltato dagli investigatori, è indagato a piede libero. Il pm di turno Antonio Pastore sta facendo accertamenti con i carabinieri per ricostruire la dinamica. "Da agosto ad oggi, che io sappia,  i ladri sono entrati da lui quattro volte - ha detto una residente della zona - sono brave persone, lui aveva da poco perso la madre e in casa ci sono dei bambini. Anche io avrei preso una pistola e sparato se fossi stata al posto suo". L'arma, una calibro 38 semiautomatica, era detenuta legalmente. Dall'abitazione i militari hanno sequestrato alcuni indumenti.

I carabinieri fuori dall'abitazioneIL CORTEO - In serata si è tenuto sotto casa di Sicignano un corteo con il canto dell'Inno di Mameli da parte dei concittadini. Francesco Sicignano e la sua famiglia sono usciti sul balcone a salutare e ringraziare. Il corteo di solidarietà era capeggiato da Riccardo De Corato e Carlo Fidanza di Fratelli D'Italia. «Sei uno di noi», ha urlato la gente al sessantacinquenne, poi l'inno a squarciagola e un lungo applauso.

MARONI -  "La Regione Lombardia si accollera' le spese di difesa del pensionato che, per legittima difesa, ha sparato al ladro romeno entrato in casa sua", ha scritto su Twitter il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni.

SALVINI -  "Secondo i Carabinieri, un immigrato di 28 anni entrato in un appartamento a Vaprio d'Adda (Milano) per rubare, è morto per la reazione del pensionato aggredito, che si e' difeso sparando. Il pensionato sarebbe indagato per eccesso di legittima difesa. Pazzesco: giu' le mani da chi si difende! Se si trattava di un ladro morto 'sul lavoro', non mi dispiace piu' di tanto: se l'e' andata a cercare". Queste le parole del segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini su Facebook.

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