Ema, Milano tra delusione e orgoglio: "Eravamo prontissimi, nostro il dossier migliore"

Il sindaco Sala: "Siamo arrivati a competere con città importanti, Milano è una non capitale che si muove però da città guida del Paese"

Ema, la delusione di Maroni e Sala (Ansa)

Ema, la delusione di Maroni e Sala (Ansa)

Milano, 20 novembre 2017 - Sarà Amsterdam la nuova sede dell'Ema, l'Agenzia europea del farmaco che deve trasferirsi da Londra dopo la Brexit. La selezione della sede si è svolta tramite un complicato meccanismo di voto oggi a Bruxelles, a margine del Consiglio Affari generali dell'Ue, a cui hanno partecipato i ministri degli Affari europei (per l'Italia, il sottosegretario Sandro Gozi). Milano, in vantaggio nelle prime due votazioni, è stata beffata al sorteggio dopo che il ballottagio con la capitale olandese era finito in parità  L'esito della votazione ha lasciato ovviamente l'amaro in bocca a Milano, in Lombardia e in tutta Italia

LE REAZIONI

SALA - "Tristezza evidente, non cerco nemmeno di nasconderlo". Ha il volto tirato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel commentare l'esito della votazione. "Ci avevamo sperato, dopo le prime due votazioni - dice il primo cittadino - siamo arrivati a competere con città importanti, Milano è una non capitale che si muove però da città guida del Paese. Accetta le sfide e continuerà a farlo, sicura delle sue capacità che si è costruita negli anni. Non abbiamo nessun rimpianto, abbiamo fatto tutto il possibile e preso coscienza della nostra forza". "E' probabile che alla fine abbia prevalso qualche accordo politico - aggiunge il sindaco -. Questo uscire così bene dal primo turno, prima degli accordi dell'ultimo momento dimostra che all'inizio, c'era la volontà di premiare la candidatura più forte, cioè noi. La mia valutazione - conclude il primo cittadino - è che la prima votazione ha fatto vedere il valore del dossier; dalla seconda in poi ci sono state vorticose telefonate tra premier e diplomazie e si è giunti a questa conclusione, con questa grande sfortuna nel sorteggio". 

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MARONI - "C'è grande delusione - dice il governatore lombardo Roberto Maroni - ma anche la consapevolezza che si è fatto tutto quello che si poteva fare per avere un dossier di candidatura molto competitivo, lo si è visto nelle prime due votazioni. Dispiace, eravamo prontissimi, ma continueremo a investire nei settori strategici delle scienze della vita". Il presidente della Regione non ha risparmiato una stoccata all'Unione europea. "Il sorteggio è il paradigma di questa Europa che non sa decidere e non sa assumersi responsabilità. La logica della 'monetina' è triste perché significa un'unione di Paesi che non si sa mettere d'accordo. Non faccio dietrologie ma ricordo che erano 27 Paesi e uno si è astenuto: si è andati al pareggio per non scontentare nessuno? Non lo dico. Ma l'Ue lascia decidere ad altri, non sa assumersi le responsabilità e lascia decidere fuori dall'Europa o affidandosi alla sorte".

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GENTILONI - Il premier Paolo Gentiloni ha affidato il suo commento a Twitter: "Grazie a Milano e grazie a tutti coloro che si sono impegnati per Ema, nelle istituzioni e nel privato. Una candidatura solida sconfitta solo da un sorteggio. Che beffa!", il post del primo ministro italiano. 

GOZI - Delusione traspare anche dalle parole di Sandro Gozi, il sottosegretario per gli Affari europei che h apartecipato alle operazioni di voto a Bruxelles. Secondo Gozi, il voto "ha confermato la validità della candidatura di Milano, prima in tutte le votazioni", ma "è chiaro che c'è l'amaro in bocca a perdere con l'estrazione a sorte, con la pallina estratta: è come perdere una finale con la monetina".

FARMINDUSTRIA - "Abbiamo vinto lo stesso. L'Italia ha dimostrato di conquistare il gradino più alto del podio per la valutazione di merito. Nelle prime votazioni ha ottenuto più voti delle altre candidate, a dimostrazione del fatto che Milano rispondeva al meglio a tutte le caratteristiche di qualità richieste. Ed è stata superata solo grazie al sorteggio e alla cattiva sorte". Così Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria.

CATTANEO - "Grande rammarico e dispiacere per questa qualificazione mancata". Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo: "Milano e la Lombardia hanno giocato la loro carta migliore e la vittoria di Amsterdam è dipesa dalla sorte: Palazzo Pirelli è una sede prestigiosa senza la quale non saremmo arrivati al voto finale. Resta il grande dispiacere, naturalmente, ma anche la consapevolezza che l'Italia ha fatto tutto il possibile per portare a casa una partita così decisiva. C'è stato un grande impegno e un grande lavoro da parte di tutti e abbiamo fatto squadra insieme, mettendo da parte contrapposizioni politiche. Purtroppo questo non è bastato, ma e' un valore che rimane per il futuro", ha concluso Cattaneo

ALFIERI - "È un risultato che sa di beffa - commenta Alessandro Alfieri, leader del Pd lombardo - perdere al sorteggio fa male. Milano meritava l'assegnazione di Ema per il grande lavoro della città e di Beppe Sala e per il gioco di squadra di tutte le istituzioni, dal Governo fino a quelle milanesi e lombarde.

SALVINI - Durissimo il commento del leader della Lega Nord, Matteo Salvini.: "L'ennesima follia che arriva da Bruxelles. Milano ha perso l'assegnazione dell'Agenzia europea del farmaco con una scelta fatta lanciando una monetina. Ma neanche nella finale di Lega Pro lanciano la monetina. Questa è gente che ci prende in giro. Ma vi pare normale che i destini di una comunità che si vuole avanzata vengano decise con la sorte?. E' un'Unione malata, un'Europa malata. C'è qualcuno a Bruxelles che ci prende in giro".

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