Decapitò gallina viva: indagato Alexander Boettcher

Al centro della vicenda, nata da un esposto dell’associazione ambientalista Aidaa, i filmati sado-maso proiettati in aula durante uno dei processi a carico di Boettcher e della sua (ormai ex) donna Martina Levato

Martina Levato e Alex Boettcher

Martina Levato e Alex Boettcher

Dagli uomini alle bestie. I guai giudiziari non finiscono mai per Alexander Boettcher, protagonista delle aggressioni con l’acido, già condannato a 14 anni di reclusione in appello per un episodio e ad altri 23 in primo grado per gli altri. Ora sarà di nuovo indagato, stavolta non per un altro assalto con il liquido micidiale ma per maltrattamento aggravato di animali.

Al centro della vicenda, nata da un esposto dell’associazione ambientalista Aidaa, i filmati sado-maso proiettati in aula durante uno dei processi a carico di Boettcher e della sua (ormai ex) donna Martina Levato. In uno si vedeva lui tirare il collo a una gallina viva, fino a quando la testa dell’animale non si staccava completamente. Il video era stato accolto da un commento del pm Marcello Musso che definì il comportamento di Boettcher «sadismo puro». Interrogato sulle ragioni dell’atto, il broker smentì che si trattasse di un addestramento per un gruppo paramilitare perché l’unico scopo - spiegò - era quello di mangiarsi la pennuta.

Dopo l’esposto dell’Aidaa, il pool ambiente della Procura (che si occupa anche di reati contro gli animali) ha acquisito le immagini viste in aula (e riprese da web e tivù) insieme ad alcune foto tratte dal cellulare di Boettcher, che documentano in modo incontestabile il trattamento riservato alla povera gallina.

M. CONS.  

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro