Paura sul treno, controllore accoltellato nel Lodigiano: fermato presunto aggressore

I sindacati hanno proclamato uno sciopero per chiedere maggiore sicurezza per i lavoratori. Il procuratore di Lodi, Domenico Chiaro: "Può colpire di nuovo"

Controllore aggredito sul treno

Controllore aggredito sul treno

Santo Stefano Lodigiano, 19 luglio 2017 - Verso le 20, è stato fermato un uomo che potrebbe essere l'aggressore del capotreno che, questa mattina, è stato accoltellato dopo avergli chiesto il biglietto su un treno di Trenord della linea Piacenza-Milano, E' stato preso a Lodi. 

L'aggressione è avvenuta poco dopo le 7 del mattino, all'altezza di Santo Stefano Lodigiano e all'arrivo dei soccorritori alla stazione successiva, quella di Codogno, l'uomo è stato caricato in ambulanza con un coltello conficcato nella mano destra avendo tentato di difendersi da un fendente all'addome. La vittima è stata portata all'ospedale di Codogno in condizioni di salute definite non gravi ed è stato dimesso intorno alle 13 con 15 giorni di prognosi. Polizia e carabinieri si sono messi subito al lavoro per cercare di trovare l'aggressore, un uomo di colore, che si è dato alla fuga immediatamente dopo i fatti.

"C'è già una pista", ha detto il procuratore della Repubblica di Lodi Domenico Chiaro intorno alle 18 in merito alle ricerche dell'uomo. "Si tratta di un uomo estremamente pericoloso oltre che molto forte - ha  spiegato Chiaro - tanto da essere riuscito, per scappare, ad aprire la porta di un treno in corsa. Può colpire di nuovo. Per questo bisogna riuscire a fermarlo al più presto". Molto probabilmente l'uomo, una volta arrestato, verrà incriminato per tentato omicidio dato che avrebbe sferrato il fendente con un coltello da cucina all'addome e il capotreno si è salvato solo grazie alla sua prontezza di riflessi.

Il controllore infatti è stato aggredito mentre stava facendo il suo giro per verificare che tutti i passeggeri avessero il biglietto. Tra un vagone e l'altro ha notato un uomo, che cercava di nascondersi in un vano. Il controllore ha raccontato di aver esclamato:"E tu cosa fai qui?", e quindi di avergli chiesto il biglietto. Ne era sprovvisto, ma il controllore non avrebbe neppure avuto il tempo di prendere il blocchetto delle multe, quando il passeggero ha tirato fuori un coltello mirando all'altezza dell'addome. Il controllore ha messo istintivamente la mano a protezione del corpo e il coltello gli è rimasto conficcato nel palmo. L'uomo è sceso dal treno in corsa dopo aver forzato le porte, è caduto sui binari, ma testimoni lo hanno visto rialzarsi e mettersi a correre. L'uomo, secondo tutte le testimonianze, potrebbe essere originario del Centro Africa, ha i capelli legati in treccine, alto, magro e indossava un paio di jeans, una maglietta di colore rosso.

I sindacati di categoria, in seguito all'aggressione, hanno proclamato uno sciopero per lunedì 24 luglio in segno di protesta. Interesserà il personale equipaggio treno (macchinisti e personale di bordo) ed il personale addetto all'assistenza alla clientela dipendente di Trenord e inizierà alle 9 per chiudersi alle 17. Inoltre il personale di bordo, a partire dalla oggi, effettuerà controlleria esclusivamente laddove sussistano condizioni di sicurezza compatibili con l'espletamento delle proprie funzioni. "Questo ennesimo episodio di violenza si inserisce in un contesto di aggressioni continue che oramai unisce l'Italia in tutte le sue regioni - afferma Giovanni Abimelech, segretario generale Fit Cisl Lombardia -. Il treno, le stazioni, sono oramai diventati un gigantesco Far West dove si aggirano, indifesi, sia i dipendenti che i viaggiatori tutti. Quella lama conficcata nella mano è una ferita aperta nella società tutta e dimostra, ancora una volta, come le tante denunce presentate dalla Fit Cisl rispondessero a bisogni concreti di sicurezza".