Agricoltura e sociale, un'opportunità di lavoro per disabili e disagiati

Se ne è parlato in uno dei convegni che ha animato la fiera agricola di Codogno nel pomeriggio. Settanta le persone, tra cui rappresentanti di Comuni come San Colombano, Mairago etc.

Un agricoltore al lavoro (Foto d’archivio)

Un agricoltore al lavoro (Foto d’archivio)

Codogno, 18 novembre 2015 - «Agricoltura e sociale, un’opportunità innovativa per il territorio». E’ il titolo di uno dei convegni che ha animato la fiera agricola di Codogno nel pomeriggio. Settanta le persone, tra cui rappresentanti di Comuni come San Colombano, Mairago etc. e sindacalisti delle diverse sigle, che hanno voluto seguirlo all’interno dell’expo, nella sala Vezzulli, dove ha coordinato i lavori l’assessore alle politiche sociali Rosanna Montani. «Si discute dell’argomento da dieci anni ma solo oggi, finalmente, con le leggi regionali e nazionali in merito, questo impegno ha ottenuto un’ufficialità» ha esordito l’amministratrice.

La prima parte dell’appuntamento ha visto una serie di interessanti interventi sul tema e il saluto del sindaco Vincenzo Ceretti. A seguire c’è stata una tavola rotonda. «Grazie all’avvicinamento tra sociale e agricoltura si sono aperte valide opportunità lavorative e di impiego del tempo per disabili e disagiati e comunque persone in qualche modo emarginate perché uscite dal circuito del lavoro - ha ricordato la Montani -. Si tenta quindi di dare risposte valide e ad esempio il nostro Comune ha pensato di avviare a breve orti sociali nella frazione Triulza, iniziative che rispondano proprio a queste esigenze». Sono intervenuti Andrea Poltronieri, responsabile del progetto Agricoltura sociale in Lombardia, che ha parlato soprattutto di inclusione sociale e Stefano Frisoli, portavoce del forum nazionale dell’agricoltura sociale. Quest’ultimo ha illustrato alcune esperienze sviluppate nella regione e raccontato la trasformazione di alcune realtà agricole in cooperative sociali e realtà che producono un circuito virtuoso attraverso il cibo. Invece Donatella Barberis dell’ufficio di piano è stata impegnata a riassumere i numerosi contenuti del progetto chiamato Rigenerare il sociale che punta sul connubio di casa cibo e lavoro e che riguarda l’intera provincia. Durante la tavola rotonda hanno invece parlato i rappresentanti di realtà lodigiane e forestiere. Si va dall’azienda Le cascine di terranova, che in collaborazione con il Comune di Codogno ha inserito disabili nelle coltivazioni, alla Verbena di Casalmaiocco che predi lisce agricoltura sociale. Ma sono intervenute anche la cooperativa sociale Il pellicano di Castiraga Vidardo, i produttori di floricoltura Oldani di Lodi, sempre propensi all’inserimento di persone svantaggiate e una cooperativa bergamasca.