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Raduno nazionale di CasaPound, il sindaco di Castano revoca l'autorizzazione: "Non sapevamo fosse un evento politico"

L'autorizzazione è stata chiesta attraverso l'associazione sportiva "La focosa", ora il primo cittadino castanese ha espresso formale divieto allo svolgimento di questa manifestazione politica

Bandiere CasaPound

Castano Primo (Milano), 10 settembre 2015 - Bufera a Castano Primo. Secondo il sindaco Giuseppe Pignatiello, la festa nazionale di CasaPound non si svolgerà da domani venerdì 11 settembre a domenica 13 settembre nella zona della tensostruttura di Castano Primo Almeno dovrebbe.  Il raduno sembrava essere destinato a svolgersi a Milano, invece la scelta degli organizzatori era caduta su Castano Primo. Gli stessi organizzatori avevano confermato la partecipazione anche di esponenti di movimenti moderati come Forza Italia e Scelta Civica e, soprattutto, avevano confermato che la sede sarebbe stata Castano Primo. Secondo l'Amministrazione comunale, però, la richiesta di autorizzazione alla festa sarebbe stata avanzata da una associazione sportiva e, una volta saputo che si trattava di un raduno politico di estrema destra, il sindaco Pignatiello avrebbe vietato lo svolgersi della manifestazione. Ora la parola passa al prefetto.

L'equivoco è stato proprio quello della richiesta di autorizzazione: non era stata CasaPound a farla, ma l'associazione sportiva a lei collegata, "La focosa". Il sindaco ha quindi dato il via libera a quella che pensava fosse una tre giorni sportiva, salvo poi ritrattare la propria decisione una volta capito che si trattava di un raduno politico di estrema destra.