Premio Tirinnanzi, vince il romano Claudio Damiani

E' stata come sempre la giuria popolare a stabilire il vincitore del premio legnanese

Giuria popolare per il concorso di poesia

Giuria popolare per il concorso di poesia

Legnano (Milano), 15 ottobre 2017 - Come da regolamento, a scegliere il vincitore assoluto della sezione Italiano della XXXV edizione del Premio di Poesia Città di LegnanoGiuseppe Tirinnanzi è stata la giuria popolare composta dal pubblico riunito nella sede della Famiglia Legnanese. Un pubblico mai così numeroso, che ha decretato il vincitore votandolo su una scheda. Lo spoglio dei voti è avvenuto in diretta sotto la supervisione del notaio Davide Carugati.

Dopo le interviste ai tre finalisti condotte dal presidente della Giuria Tecnica Franco Buffoni e le letture delle opere riportate sul programma di sala, a ottenere il premio aggiuntivo decretato dalla Giuria Popolare è stato con 62 voti Claudio Damiani, Cieli celesti, (Fazi Editore); classe 1957, Damiani vive a Roma, è un insegnante e ha pubblicato la sua prima raccolta nel lontano 1987. Secondo con 53 preferenze Italo Testa, Tutto accade ovunque, (Nino Aragno Editore); classe 1972, Testa vive a Milano ed era già stato finalista al Tirinnanzi nel 2012. Terza con 33 preferenze Nadia Agustoni, Racconto, (Nino Aragno Editore); Agustoni, classe 1964, vive a Bagnatica (Bergamo), di professione operaia, pubblica poesie da dieci anni. Al premio quest'anno hanno partecipato in tutto 173 concorrenti, 163 per la sezione Italiano e 10 per la sezione Dialetto.

Per la sezione Dialetto, sabato il Premio è stato consegnato a Vito Trombetta, nato a Torno (Co) nel 1944, con la raccolta inedita Aequalites, intervistato dal giurato Uberto Motta. Per questa XXXV edizione del Tirinnanzi il premio alla Carriera è stato assegnato a Maurizio Cucchi per la sua ormai cinquantennale carriera iniziata da giovanissimo. Come si legge nella motivazione, “Cucchi sin dagli esordi negli anni Settanta con un memorabile libro – Il Disperso - ha saputo conquistarsi un consenso di critica e di pubblico confermato poi negli anni ottanta dall’attribuzione del Premio Viareggio per il libro Glenn. Numerose opere di saggistica e di narrativa nonché traduzioni, curatele di antologie e attività giornalistica nel campo della critica letteraria e in particolare di poesia, rendono la figura di Maurizio Cucchi perfettamente congrua al Premio Tirinnanzi alla Carriera”. christian.sormani@ilgiorno.net