Decreto di Natale: ecco le regole e il calendario dei giorni in Lombardia / Pdf

Zona gialla, arancione e rossa: ecco le misure in Lombardia dal 21 dicembre al 7 gennaio. Tutte le regole del decreto legge su spostamenti, aperture, visite a parenti e amici

Decreto di Natale 2020

Decreto di Natale 2020

Milano, 20 dicembre 2020 - Dopo giorni di attesa è arrivato il decreto di Natale, con le regole per le festività, nell'anno segnato dall'emergenza coronavirus. Vediamo ciò che è consentito e quello che non lo è, fermo restando che nelle prossime ore il governo dovrebbe chiarire i punti più complessi, suscettibili di interpretazione. Il premier Giuseppe Conte, presentando il decreto, ha parlato di "scelte difficili", ma fatte per impedire una nuova impennata dei contagi. "L’indice di trasmissione del virus, infatti, è di nuovo salito – ha ammonito il ministro della Salute Roberto Speranza – ed è perciò necessario, per arginare la risalita dei contagi, disporre la zona rossa". "Tra i nostri esperti – ha commentato il premier Conte presentando le misure – c’è forte preoccupazione che nel periodo natalizio la curva dei contagi possa subire un’impennata", come recita "un verbale del Cts fatto pervenire al governo". Di qui il nuovo decreto. 

Ecco il testo del decreto / Pdf

 

Il meccanismo: feste in zona rossa e arancione

Nel periodo delle festività natalizie, la Lombardia - come tutto il Paese - attraverserà dei "mini lockdown"i giorni festivi e prefestivi saranno un zona rossa e i gli altri giorni in zona arancione. Inoltre, già dal 21 dicembre è vietato ogni spostamento tra Regioni, compresi quelli per raggiungere le seconde case, e resta in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5. Contrariamente a quanto era stato ipotizzato nelle ultime settimane, il nuovo decreto non ha effetti nei giorni dal 21 al 23 dicembre (eccezion fatta per gli spostamenti tra regione): lunedì, martedì e merdcoledì in Lombardia restano dunque valide le regole della zona gialla.

Il meccanismo di aperture e chiusure non piace ai ristoratori lombardi: in molti avevano fatto partire gli ordini, raccolto le prenotazioni e pensato di risollevarsi un po’ durante il ponte delle vacanze natalizie, nell’anno più distopico delle loro vite. Non sarà così. Le nuove regole per le festività varate dal decreto del Governo hanno raggelato le speranze di bar, bistrot e ristoranti. Fino a mercoledì potranno accogliere i clienti ai tavoli fino alle 18. Poi, dal 24 dicembre al 6 gennaio, gli esercizi torneranno a essere chiusi perché in tutta Italia ci saranno dieci giorni in fascia rossa (i festivi e prefestivi) e il resto dei giorni in arancione. Possibile solo l’asporto e le consegne a domicilio fino alle 22.

Zona rossa Italia: le regole del decreto Natale

Zona arancione Italia: le regole del decreto Natale

Il calendario in Lombardia / Pdf

Dal 21 al 23 dicembre 

Da lunedì 21 dicembre non sarà più possibile muoversi da una regione all’altra senza un valido motivo, ovvero per lavoro, necessità o urgenza (sarà necessaria un'autocertificazione). Garantito, come sempre,  sempre il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. I negozi resteranno aperti fino alle 21. Bar e ristoranti aperti: si potrà ancora andare al ristorante a pranzo (tavoli con non più di quattro persone) e al bar fino alle 18.

Dal 24 al 27 dicembre

Scatta il primo "mini lockdown": la Lombardia, come il resto d'Italia, sarà in zona rossa. Vietati gli spostamenti all’interno del proprio comune, se non per motivi di necessità, lavoro o urgenza. Negozi, i bar e i ristoranti saranno chiusi e ci sarà il divieto di uscire da casa propria se non per motivi di lavoro e salute. Sono consentite le attività motorie e sportive individuali all'aperto. Chiusi dunque esercizi commerciali, centri estetici, bar e ristoranti tranne che per asporto fino alle 22 e per consegne a domicilio. Aperti i supermercati, gli alimentari, i tabacchi, le edicole, le farmacie e parafarmacie, i parrucchieri e i barbieri. Si potrà uscire per andare a messa, le chiese aperte fino alle 22 per le funzioni religiose. L'indicazione della Cei (Conferenza Episcopale Italiana) per la Messa del 24 e del 25  è di portare con sé l'autocertificazione e andare nella chiesa più vicina. 

Si potrà andare, tra le 5 del mattino e le 22 di sera e una sola volta al giorno, in un’altra casa all’interno della propria regione di residenza, ma bisognerà muoversi al massimo in due (esclusi i minori di 14 anni). Una misura per consentire il minimo di socialità legata a questo periodo", ha detto il premier Conte. 

Dal 28 al 30 dicembre

Piccola pausa "arancione". Sarà possibile muoversi liberamente all’interno del proprio comune di residenza, rispettando il coprifuoco (dalle 22 alle 5).  "L'intero territorio nazionale sarà zona arancione il 28, 29 e 30 dicembre e il 4 gennaio. Ci si potrà spostare esclusivamente all'interno del proprio comune di abitazione e di residenza senza dover giustificare il motivo - ha sottolineato Conte presentando il decreto -Qui raccogliamo un indirizzo del Parlamento che è stato chiaro per venire incontro a chi abita nei Comuni più piccoli: saranno permessi gli spostamenti dei comuni fino a 5mila abitanti per un raggio di 30 chilometri, tuttavia non ci si può spostare nei capoluoghi di provincia per non contribuire agli affollamenti delle città più grandi. Rimangono chiusi bar e ristoranti tranne che per l'asporto e le consegne a domicilio. I negozi saranno aperti sino alle 21".  Si potrà andare, tra le 5 del mattino e le 22 di sera e una sola volta al giorno, in un’altra casa all’interno della propria regione di residenza, ma bisognerà muoversi al massimo in due (esclusi i minori di 14 anni).

Dal 31 dicembre al 3 gennaio

Nuova "mini zona rossa". Saranno vietati gli spostamenti all’interno del proprio comune, se non per motivi di necessità, lavoro o urgenza. Tutte le regioni dovranno chiudere negozi, bar e ristoranti. Rimarranno aperti solo i servizi essenziali. Si potrà andare, tra le 5 del mattino e le 22 di sera e una sola volta al giorno, in un’altra casa all’interno della propria regione di residenza, ma bisognerà muoversi al massimo in due (esclusi i minori di 14 anni). Il coprifuoco tra il 31 dicembre e il primo gennaio andrà dalle 22 alle 7 del mattino. Quindi durerà due ore in più.

4 gennaio

Si torna in zona arancione. Sarà possibile muoversi liberamente all’interno del proprio comune di residenza, rispettando il coprifuoco. I negozi al dettaglio e i centri commerciali saranno aperti fino alle 21. Restano chiusi bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie. Sarà consentito l’asporto.  Si potrà andare, tra le 5 del mattino e le 22 di sera e una sola volta al giorno, in un’altra casa all’interno della propria regione di residenza, ma bisognerà muoversi al massimo in due (esclusi i minori di 14 anni).

Dal 5 al 6 gennaio

Ultimi giorni di "zona rossa". Vietati gli spostamenti all’interno del proprio comune, se non per motivi di necessità, lavoro o urgenza. Negozi, bar e ristoranti chiusi in tutta la Lombardia. Rimarranno aperti solo i servizi essenziali. 

Dal 7 gennaio

Torna la zona gialla. La Lombardia col decreto del 4 novembre era stata inizialmente collocata in zona rossa. Il passaggio in arancione era scattato il 27 novembre, quello in giallo è molto recente, esattamente una settimana fa. Fatta eccezione per i primi giorni della prossima settimana per attendere un rientro alle norme della zona gialla bisognerà quindi attendere la fine delle festività. Fermo restando che l'intero impianto delle norme è suscettibile di modifiche e interventi legati al quadro epidemiologico del Paese. La Lombardia, dove i dati sono in lento ma costante miglioramento, resta una delle regioni osservate speciali.  

I dati della Lombardia

Ieri in Lombardia erano 1944 i nuovi positivi su 27.044 tamponiIl rapporto fra tamponi effettuati e i nuovi positivi è sceso al 7,1%. Tra Milano e hinterland sono state trovate altre 700 persone positive al virus. Ieri numero dei morti ha superato ancora una volta quota cento registrando 105 decessi. Continuano a diminuire i ricoverati in terapia intensiva (-10) e nei reparti (-161). Quanto ai pazienti guariti/dimessi, sono 365.440 (+2.396), di cui 4.384 dimessi e 361.056 guariti. (Il bollettino Covid in Lombardia del 19 dicembre)