Sei posti letto su dieci in provincia di Varese sono rappresentati dal settore extralberghiero, rispetto al restante 40% che rimane ad appannaggio degli hotel. È il risultato di una crescita iniziata da diversi anni, con un vero e proprio boom nel 2023. L’extralberghiero, che consiste principalmente in affitti brevi, bed & breakfast e case vacanza, sta dunque superando in modo significativo l’offerta alberghiera tradizionale. Dalle 907 strutture del 2019, per un totale di 14.412 letti, si è passati alle attuali 1.873, più del doppio, con 18.610 letti complessivi. Sono invece 145 le strutture alberghiere, lo stesso numero di 5 anni fa. A commentare i dati di Polis Lombardia è il presidente dell’associazione BBVarese Alfredo Dal Ferro.
“Questa crescita è il risultato diretto delle preferenze dei viaggiatori, che sempre più spesso scelgono di soggiornare in ambienti più accoglienti e autentici, come le case dei cittadini stanziali. Il mercato, con la sua domanda crescente, ha spinto molti proprietari a mettere a disposizione le proprie abitazioni per l’affitto turistico”. A Varese si sono svolti diversi incontri informativi per chi è interessato ad aprire nel pieno rispetto delle regole. Un aspetto non secondario: la rapida espansione ha sollevato infatti diverse questioni legate alla regolamentazione del settore.
“È fondamentale che le istituzioni agiscano in modo efficace per garantire la qualità dei servizi offerti e contrastare l’abusivismo - sottolinea Dal Ferro - in questo senso, l’introduzione del Cin (Codice Identificativo Nazionale) rappresenta un passo avanti significativo verso una maggiore trasparenza e controllo del mercato”.
Ma non è l’unica richiesta indirizzata alla politica. “È fondamentale che le istituzioni supportino e valorizzino questo settore - rimarca il presidente dell’associazione dei b&b di Varese - offrendo alle strutture extralberghiere le stesse opportunità degli alberghi, come l’accesso ai finanziamenti pubblici e agli incentivi per la sostenibilità.
L’extralberghiero non è solo un fenomeno di mercato, ma rappresenta un’opportunità per lo sviluppo economico del territorio. Per garantire lo sviluppo sostenibile di questo settore è necessario un inquadramento normativo chiaro e coerente, che tuteli non solo gli ospiti ma anche gli operatori”.