ROSELLA FORMENTI
Cronaca

“Siamo pochissimi, così si scherza sulla vita”: la denuncia dei Vigili del Fuoco di Varese

Francesco Paolo Favara, sindacalista della Uil, illustra la situazione in provincia, dove alcune sedi di servizio restano chiuse per la mancanza di operatori

La visita istituzionale, a febbraio, del sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco al comando provinciale dei vigili del fuoco di Varese L’arrivo di alcune unità non è stato risolutivo per l’uscita di altre

La visita istituzionale, a febbraio, del sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco al comando provinciale dei vigili del fuoco di Varese L’arrivo di alcune unità non è stato risolutivo per l’uscita di altre

Varese – “Questa volta siamo noi vigili del fuoco a chiedere l’aiuto di tutti i cittadini, così non è più possibile andare avanti”: sono le parole di Francesco Paolo Favara, sindacalista della Uil vigili del fuoco di Varese, che denuncia la difficile situazione in cui gli operatori si trovano a svolgere il loro prezioso servizio, sempre in prima linea nelle emergenze. “Siamo talmente pochi da essere quotidianamente costretti alla chiusura delle sedi di servizio, come nel caso del distaccamento di Somma Lombardo, o a ridurre drasticamente il personale del distaccamento di Busto Arsizio/Gallarate o della stessa sede centrale” fa rilevare Favara, nel denunciare con forza le gravissime difficoltà nell’organizzazione del dispositivo di soccorso tecnico urgente provinciale, ritenuto ben al di sotto degli standard.

Continua Favara: "Spesso non riusciamo nemmeno a organizzare i servizi di supporto e questo determina non solo un evidente calo dei livelli di efficienza ed efficacia del soccorso offerto al cittadino, ma anche un maggiore rischio che i vigili del fuoco sono costretti ad affrontare”. I vigili del fuoco fanno sapere che i servizi di supporto sono squadre composte da due unità, poste ad esempio alla guida di autobotti per avere una maggiore disponibilità di acqua nel caso di spegnimento di grossi incendi o di autoscale necessarie per tutti gli interventi in altezza, compreso il salvataggio e il soccorso delle persone.

"La situazione era già stata posta all’attenzione del Governo nel lontano 2023 con una interrogazione parlamentare” aggiunge il sindacalista della Uil, che prosegue: “Con la sua risposta il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco confermava la gravità della situazione, ma il Governo commetteva l’errore di ritenere risolutivo l’arrivo di alcune unità in più, senza però considerare quelle in uscita, aggravando ancora di più la già cronica carenza di organico”. Conclude Favara: “Non è morale scherzare sulla nostra pelle e su quella delle persone che andiamo a soccorrere. Viviamo un frustrante senso di abbandono e impotenza per cui questa volta siamo noi vigili del fuoco a chiedere l’aiuto di tutti i cittadini, così non è più possibile andare avanti!”.