
Alfredo Dal Ferro presidente di BB Varese associazione che raggruppa i bed and breakfast della provincia dei sette laghi
Prezzi alle stelle per dormire a Varese nei giorni della tappa di Coppa del mondo di canottaggio. Con l’arrivo in città di oltre 600 atleti con i relativi staff tecnici al seguito, a cui si sono aggiunti anche numerosi tifosi arrivati dall’Italia e dall’estero, le strutture ricettive del territorio si sono presto riempite. E così c’è chi ha deciso di proporre delle tariffe decisamente maggiorate per chi voleva trascorrere qualche giorno a Varese la scorsa settimana.
È il caso di un appartamento presente su uno dei principali portali online che proponeva in un annuncio una camera da letto in centro città al costo di 600 euro a notte. A segnalare l’episodio è Alfredo Dal Ferro, presidente di BB Varese, associazione che raggruppa i bed and breakfast della provincia dei sette laghi. "Pagare una mansarda di 33 mq per dormire a 600 euro a notte in una località come Varese è davvero qualcosa fuori dal comune", sottolinea. E non è l’unico caso anomalo che si può riscontrare sul web: facendo una semplice ricerca si possono trovare messaggi di appartamenti disponibili per affitti brevi.
Dal Ferro parla di "una grande massa di abusivismo che in questo ricco periodo sta occupando la bacheca degli annunci gratuiti e il market dei nostri social. Senza nessun ritegno, pubblicando nomi, cognomi, indirizzi e numeri di telefono, si notano annunci in cui si offrono in affitto breve appartamenti a prezzi stellari. Ma il Cin e il resto dove lo mettiamo? E la tassa di soggiorno? E la segnalazione alla Questura? E i controlli della Polizia Locale e dell’Ats e Nas? Sono tutti controlli riservati a chi fa le cose in regola? Gli abusivi vanno bene così?"
Il Cin a cui fa riferimento Dal Ferro è il codice identificativo nazionale, entrato a regime da alcuni mesi, di cui si devono dotare tutte le strutture ricettive. Un provvedimento che ha permesso di andare a ridurre la componente di operatori abusivi. In Italia su circa 662mila strutture registrate hanno ottenuto il Cin 580mila unità, l’87,64%. Percentuale simile in Regione Lombardia, con l’87,25% delle strutture che ha già adempiuto all’obbligo normativo: 58.945 su 67.562. Quindi i dati di Varese, dove la percentuale di adesioni è ancora più alta: sono 3.384 le strutture registrate: di queste 3.075 hanno il Cin, il 90,87%. Del 9,13% mancante fanno parte realtà che non hanno ancora aderito o sono in attesa, oppure ancora strutture che hanno cessato l’attività ma che risultano ancora presenti negli elenchi.