Naufragio sul lago Maggiore, prima della festa in barca un summit tra gli 007 di Italia e Israele

Nei giorni precedenti alla tragedia, i membri dei servizi segreti che hanno partecipato all’escursione avevano avuto incontri riservati

Le operazioni di recupero dell'imbarcazione

Le operazioni di recupero dell'imbarcazione

Sesto Calende (Varese) – Gli incontri di lavoro fra membri dei servizi segreti italiani e agenti del Mossad israeliano in trasferta in Lombardia potrebbero essere avvenuti nei giorni che hanno preceduto il naufragio della barca "Good...uria", costato la vita a tre passeggeri (Claudio Alonzi e Tiziana Barnobi, dell’intelligence italiana, e Erez Shimoni, ex uomo della sicurezza israeliana) e alla moglie dello skipper Claudio Carminati, la 50enne russa Anya Bozhkova.

Gli incontri riservati

Incontri riservati, nell'ambito dei rapporti di cooperazione fra i due Paesi su delicati dossier, che potrebbero essere avvenuti a Milano o nella zona dell'aeroporto di Malpensa, dove alloggiavano, a pochi chilometri dal confine con la Svizzera. Sembra poco plausibile, quasi da film, l’ipotesi di un vertice segreto, o di un appostamento in mezzo al lago, sulla Navetta olandese costruita 40 anni fa e usata da Carminati, il proprietario, per trasportare turisti in gita sul lago Maggiore.

La festa di compleanno

Da fonti vicine alle indagini non sembrano emergere elementi che farebbero pensare ad attività sulla barca diverse rispetto alla versione ufficiale fornita dal Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica, cioè "un incontro conviviale organizzato in occasione del festeggiamento del compleanno di uno della comitiva" (uno degli 007 israeliani sopravvissuti) formata da persone appartenenti allo stesso ambiente di lavoro. Potrebbero aver scelto, però, il natante di una persona di fiducia, cioè Carminati.

I passeggeri

A bordo, oltre a Carminati e alla moglie, c’erano 21 passeggeri, tutti 007 o ex 007 italiani e israeliani: 13 dell’intelligence israeliana e 8 di quella italiana. Gli israeliani sono stati rimpatriati poche ore dopo l'incidente, a bordo di un jet privato utilizzato per voli sensibili partito da Tel Aviv. Anche gli italiani sopravvissuti sarebbero già fuori zona, dopo aver messo a verbale le loro testimonianze. Carminati, indagato per naufragio colposo e omicidio colposo, è stato ascoltato dagli investigatori e probabilmente verrà risentito nei prossimi giorni. "Siamo stati sorpresi dal maltempo e travolti in pochi secondi - ha spiegato - siamo salpati da Lisanza in condizioni di sicurezza, non c'era la previsione di possibili rischi".

La tempesta sul lago

La sua versione è quella di una tempesta totalmente inattesa, che domenica ha sorpreso anche altre le barche su quel tratto di lago. Il rispetto delle misure di sicurezza per la navigazione, da parte del proprietario del natante che si è rovesciato e inabissato, è al centro delle indagini dei carabinieri coordinate dal pm di Busto Arsizio Massimo De Filippo.

La società Love Lake

La società Love Lake aperta da Carminati e dalla moglie risulta "inattiva", dai registri della Camera di commercio di Varese. E il sito internet è irraggiungibile da lunedì, all’indomani del naufragio. Una Srl iscritta al registro imprese, emerge dai documenti societari, lo scorso 13 aprile, intestata a Bozhkova e con sede nella villetta ai margini di Sesto Calende (Varese) dove la donna aveva lavorato fino al 2016 come badante, e dove aveva stabilito la sua residenza. Un capitale sociale di soli 500 euro (25 euro messi da Carminati e 475 euro da Bozhkova, amministratrice unica), con oggetto "attività di boat and breakfast, organizzazione di escursioni, somministrazione al pubblico di alimenti e bevande". Una cornice che appare poco solida, per un’attività lanciata nel business degli eventi privati e delle mini-crociere per il florido turismo lacustre.

Le misure di sicurezza

Investigatori e inquirenti dovranno anche verificare il rispetto delle misure di sicurezza sulla navigazione e della capienza massima (la barca di 15 metri potrebbe essere partita sovraccarica e forse non era omologata per trasportare 23 persone), certificazioni, assicurazione e manutenzione del natante costruito 40 anni fa, la presenza di giubbotti di salvataggio. Al vaglio anche una eventuale sottovalutazione dei rischi da parte dello skipper, la tempestività del suo intervento e delle sue manovre. Carminati è indagato anche a titolo di garanzia, per consentirgli di nominare un consulente in vista dei prossimi accertamenti, a partire dall’autopsia sulle vittime e dagli esami sulla barca, ieri sollevata dal fondale del lago, profondo una quindicina di metri. Sono ancora in corso le operazioni di recupero, condotte dai Vigili del fuoco. Poi il relitto verrà posto sotto sequestro, e inizieranno le analisi dei tecnici.