LORENZO CRESPI
Cronaca

Varese accende i falò di S. Antonio Tornano i Monelli e la grande pira

Festa in grande stile dopo quelle in forma ridotta a causa della pandemia. Presenti al rito anche Fontana e Majorino

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di Lorenzo Crespi

Solo la pioggia ha parzialmente rovinato i piani della vigilia, ma per il resto Varese ha potuto riabbracciare dopo tre anni la sua festa più amata al gran completo. Dopo l’edizione 2020 il falò di Sant’Antonio era infatti andato in scena a porte chiuse nel 2021 e in forma ridotta lo scorso anno senza la grande pira. La catasta di legna è tornata per la festa 2023, con l’accensione puntuale nella serata di lunedì 16 gennaio. La tradizione è stata rispettata con il corteo delle autorità e i Monelli della Motta che hanno portato in processione la statua del santo. E come spesso accade al falò l’evento è stato anche l’occasione di una passerella politica in vista delle regionali tra un mese con tanti candidati consiglieri e due dei candidati presidenti: il varesino Attilio Fontana e il milanese Pierfrancesco Majorino.

La festa è proseguita martedì con le bancarelle e gli stand gastronomici, oltre ovviamente agli altri immancabili riti, dedicati alle famiglie e ai bambini. Come sempre all’ora di mezzogiorno il sagrato si è colorato con gli ombrelli dei piccoli varesini, mentre il lancio dei palloncini ha reso meno grigio il cielo sopra la chiesa della Motta. Subito dopo la benedizione degli animali da parte del prevosto. Novità di quest’anno la tastiera del campanile della Motta, tornata funzionante dopo un intervento di restauro: il regalo dei Monelli alla città.