
Il valico di Cremenaga
Cremenaga, 11 marzo 2017 - Le autorità svizzere hanno confermato la chiusura del Valico di Ponte Cremenaga dal 1° aprile; mentre dal Governo italiano sulla questione c’è assoluto silenzio. A confermarlo il sindaco del paese, Domenico Rigazzi. La chiusura sarà avviata a titolo sperimentale e coinvolgerà anche i valichi di Novazzano-Marcetto e Pedrinate, in provincia di Como. Per sei mesi le tre dogane resteranno sbarrate al traffico dalle 23 alle 5. Le autorità elvetiche intendono raccogliere informazioni sulle ricadute della misura in termini di flussi di traffico e lotta alla criminalità transfrontaliera e poi decideranno se renderla strutturale.
Grazie a un monitoraggio dei transiti notturni è stato rilevato che la media infrasettimanale dei passaggi si attesta a circa 90 veicoli, con punte di 242 a Ponte Cremenaga; nel fine settimana il valore sale a circa 110 veicoli. La percentuale di veicoli svizzeri si attesta attorno al 20 per cento del traffico totale. Il sindaco Rigazzi più di un mese fa aveva mandato una lettera al prefetto di Varese in cui chiedeva un intervento per evitare la chiusura: «Dalla Prefettura hanno mandato una comunicazione al ministero degli Esteri, ma non hanno ancora ricevuto risposta. La mia richiesta era semplice, intervenire per cercare di sbloccare la situazione». Secondo il primo cittadino di Cremenaga «il problema principale riguarda la sicurezza stradale, perché con la chiusura del valico sarà possibile usare solo la SP 61 nella direttrice che va a Luino e a Ponte Tresa.
Ma la strada provinciale si trova su un versante scosceso e spesso, quando ci sono dei violenti temporali, vengono giù delle frane. Non ci sono altri sbocchi, altre due strade secondarie sono state chiuse perché già franate. La mia preoccupazione è per la sicurezza dei cittadini». Tra l’altro, aggiunge Rigazzi, «se c’è qualcuno che deve essere trasportato in ospedale o i vigili del fuoco in azione per emergenze ci si impiegherà molto più tempo. Gli svizzeri dicono che fanno un monitoraggio sugli eventi delittuosi come furti e altri reati. Ma non ci sono dei riscontri oggettivi». E conclude: «Certo la misura penalizzerà i frontalieri che attraversano il valico di notte: saranno costretti ad allungare la strada di una decina di km».