Un lavoro per i detenuti In Comune 15 inserimenti

Il protocollo con la Casa circondariale dei Miogni: "Nessuno è rientrato in carcere"

Un lavoro per i detenuti   In Comune 15 inserimenti

Un lavoro per i detenuti In Comune 15 inserimenti

Un’occasione utile per tutti: per i detenuti, che possono iniziare a costruire il proprio futuro dopo il carcere; per le imprese, che possono usufruire dei vantaggi normativi per inserire personale; infine per la società più in generale.

Il lavoro all’interno e all’esterno dei luoghi di detenzione è stato al centro di un convegno promosso a Ville Ponti da Prefettura e Camera di commercio, con la collaborazione di un gruppo di lavoro che ha unito diversi rappresentanti istituzionali del territorio. "Carcere e lavoro: Diritto, Rieducazione, Opportunità" il titolo dell’incontro, a cui ha partecipato anche il sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro. "Oggi c’è un 35% di detenuti che presta attività lavorativa – ha detto – ma di quel 35%, l’86% lo fa nell’istituto, quindi ancora troppo poco all’esterno, nonostante le imprese avrebbero enormi vantaggi. Questo non accade non perché la legge non sia sufficiente, ma forse perché non ci sono abbastanza momenti come questo".

Un plauso dunque al "modello Varese", un territorio capace di fare rete e di unire tutti gli attori interessati. Ai lavori hanno partecipato infatti sia i rappresentanti politici di tutti i livelli che il mondo delle aziende e gli istituti penitenziari.

Tra le testimonianze della mattinata anche quelle di due detenuti: Umberto, che lavora per la Croce rossa per pulizie e piccole manutenzioni, e Antonio, che produce la birra Prison beer. A portare la sua esperienza anche il Comune di Varese, che ha sottoscritto una convenzione con la Casa Circondariale dei Miogni, che prevede lo svolgimento di attività extra-murarie a favore della comunità locale.

Ad oggi sono state inserite 15 persone in attività di manutenzione del verde cittadino, manutenzione edilizia e in lavori di pulizia e mantenimento del decoro del Palazzo Municipale. Di queste 15 persone otto sono di età inferiore ai 50 anni e sette di età superiore. "Tutti – ha detto il dirigente al personale del Comune di Varese, Gianluca Caruso – hanno dimostrato una grande serietà, un profondo rispetto per il lavoro ma anche per le regole, con un atteggiamento disponibile, flessibile e aperto all’apprendimento. Nessuno di loro è nuovamente rientrato in carcere".

Lorenzo Crespi