Un indice per misurare il successo e lo stato di salute dell’economia

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"In Lombardia a livello di attività industriali e di innovazione siamo messi bene. Per elaborare la nostra classifica non solo al numero di brevetti, ma anche a come ciò viene fatto nelle diverse aree territoriali. Per questo abbiamo elaborato un indice che misura le caratteristiche dei brevetti che sono predittive del loro successo futuro". Uno studio che in qualche modo misura lo stato di salute dell’economia lombarda che verrà quello realizzato dalla professoressa Raffaella Manzini, direttore dell’Osservatorio Ip Cube della Liuc Business School e della Scuola di Ingegneria Industriale dell’ateneo di Castellanza. "Milano si conferma un baluardo dell’innovazione in Lombardia e nel nostro Paese – prosegue - resta però determinante per i buoni risultati l’aspetto strettamente quantitativo, mentre il territorio non spicca ancora per gli altri fattori, che contribuiscono alla generazione di valore. L’elevata concentrazione di università e strutture di ricerca in questa provincia è una base di partenza per un significativo scatto in avanti. Innovazione di valore già eccellente, dunque, eppure ancora con margini di miglioramento". Da questo punto di vista il ruolo degli atenei è decisivo per guidare l’innovazione nel territorio. "Le università sono sempre più valutate per come fanno "terza missione" ovvero la capacità di uscire fuori e lavorare insieme alle imprese, le istituzioni locali, le scuole. I risultati si notano sull’impatto delle attività di ricerca sul territorio. In Italia si potrebbe brevettare di più, il trend degli ultimi anni in salita per alcune aree della regione, ma non per tutte, la quantità complessiva dei brevetti, non è cresciuta".

Ro.Can.