
"Divergenze inconciliabili". Così, nell’atto firmato ieri, il sindaco Marco Re ha motivato la revoca della carica di vice sindaco ad Annamaria Garofalo. La stessa carica è stata conferita all’assessore Annalisa Crivellaro, che segue le problematiche dei servizi sociali. "Divergenze - si legge ancora - tali da pregiudicare irreparabilmente i presupposti fiduciari che avevano determinato la nomina alla carica di assessore" e "il proseguimento degli obiettivi contenuti nel programma di mandato". Una scelta, quella del sindaco, maturata dopo un confronto con la Giunta e il gruppo consiliare di maggioranza. Una scelta che è conseguenza delle polemiche e delle indagini della Magistratura seguite alla denuncia di violazione dei diritti d’autore presentata dall’autore del libro "Sedriano dall’Unità d’Italia alla Liberazione, 1861-1945", lo storico abbiatense Mario Comincini. Testo che la Garofalo ha usato per presentare Sedriano sul proprio sito Guide Art. Denuncia che risale all’ottobre dell’anno passato a cui poi è seguito, nello scorso aprile, un parere "pro veritate" dell’avvocato del Comune, Adriano Sponzilli, il quale accertata la sussistenza della violazione ha sottolineato che "il danno sarebbe piuttosto circoscritto e potrebbe essere liquidato nella somma di 500 euro". Importo che la Garofalo ha effettivamente riconosciuto alle casse comunali il 23 agosto scorso. Dopo il parere espresso dall’avvocato Sponzilli i consiglieri di minoranza avevano presentato una mozione in Consiglio per chiedere la revoca delle deleghe (la Garofalo era stata nominata assessore alla Pubblica istruzione) ma al termine di un acceso confronto dialettico la maggioranza aveva ribadito la propria fiducia dei confronti della Garofalo. Fiducia che il sindaco Re aveva espresso al momento in cui veniva reso noto il caso di plagio ma che oggi, col suo atto, ha praticamente rinnegato. "Il provvedimento adottato dal sindaco è molto tardivo, e non toglie nulla delle sue responsabilità in questa vicenza" è stato il commento di Alfredo Celeste, consigliere di minoranza che era sindaco quando lo storico Comincini scrisse il libro su incarico dell’amministrazione comunale di allora. Quella del plagio è una vicenda che avrà un seguito: c’è l’indagine della Magistratura in risposta agli esposti e c’è ancora da chiarire la questione delle foto pubblicate senza autorizzazione dell’autore.