Stupro sul treno Saronno-Varese La vittima non riconosce gli aggressori

I due presunti autori della violenza sessuale, in carcere da un anno, potrebbero essere estranei ai fatti

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di Christian Sormani

"Mi stai facendo male". Queste le parole che una delle vittime dello stupro, avvenuto la sera del 3 dicembre 2021 a bordo del treno Saronno-Varese, avrebbe urlato mentre si stava abusando di lei. In aula a Varese, davanti al collegio, ieri sono state raccolte le testimonianze da parte dei passeggeri presenti sul convoglio. "Abbiamo visto poi la ragazza correre verso di noi gridando di essere appena stata violentata da un marocchino".

Per lo stupro sono oggi imputati due ragazzi: Anthony Fusi Mantegazza, 21enne italiano, ed Hamza Elayar, 27enne di origine marocchina irregolare sul territorio italiano. Ma è giallo anche sui due presunti colpevoli, arrestati due giorni dopo i fatti. Entrambi non sono stati riconosciuti dalla vittima e nemmeno dal capotreno, giunto sul posto per soccorrere la ragazza all’altezza della stazione di Venegono Inferiore. I due presunti autori della violenza sessuale sarebbero così estranei ai fatti, ma rimangono in carcere.

Gli avvocati di Fusi Mantegazza in udienza hanno poi portato una serie di prove che discolpano il ragazzo, a iniziare dal tracciamento del cellulare tramite Google, che al momento dei fatti lo posizionerebbe altrove. Poi l’abbigliamento: occhiali diversi rispetto alla descrizione e giacca di colore diverso rispetto al racconto della vittima. Altro elemento, che scagiona i due, il famoso colbacco che uno dei due aggressori, secondo quanto testimoniato dalle vittime, indossava. A tal proposito i Ris non hanno trovato i profili biologici dei due imputati sul cappello ma le tracce di altre persone. Inoltre al capotreno e alla vittima sono stati anche mostrati gli album fotografici che racchiudono i ritratti di alcuni sospettati, ma non è avvenuto alcun riconoscimento ufficiale.

La vicenda rimane ancor più complicata del previsto perché nella stessa sera ci fu una seconda aggressione a sfondo sessuale in stazione a Vedano Olona, meno di 20 minuti dopo. I due aggressori sarebbero i medesimi scesi dal treno, che vedendo un’altra ragazza sola, iniziarono l’approccio. La ragazza sarebbe stata palpeggiata, riuscendo però ad aprire la porta della sala di attesa, scappando.

Le due ragazze si trovarono poi all’ospedale Del Ponte di Varese, denunciando l’accaduto, riuscendo a fornire la descrizione dei loro aggressori che una delle due non ha mai riconosciuto.

I due poi sarebbero stati incastrati da alcuni video di sorveglianza delle varie stazioni lungo la linea ferroviaria. Poi fermati per caso a Venegono Inferiore durante una festa la sera dopo i fatti. Il marocchino, che girava con una stampella, sarebbe stato descritto con questo particolare da una delle vittime. Ma ci potrebbe essere anche un terzo uomo che gli inquirenti stanno cercando da tempo, probabilmente di nazionalità nordafricana. La prossima udienza è prevista per il 15 dicembre.