
Francesco Tomasella 39 anni ex candidato sindaco di Varese è in carcere a Pavia da un anno
Condannato ieri mattina in primo grado al Tribunale di Varese a 11 anni e tre mesi di reclusione Francesco Tomasella, 39 anni, ex candidato sindaco di Varese (per il movimento Varese libera), leader No Vax contro la "dittatura sanitaria", oppositore delle restrizioni antiCovid durante il periodo del lockdown. Tomasella era a processo dal mese di novembre dello scorso anno accusato di stalking e violenza sessuale nei confronti della ex compagna. Il pm aveva chiesto per l’imputato una condanna a 12 anni e 6 mesi. La testimonianza in aula della vittima era stata drammatica, la donna aveva raccontato della condizione di terrore in cui viveva, delle botte e delle violenze subite, di aver temuto anche di morire, la vita un incubo durato tre anni, dal 2020 al 2023.
Per Tomasella, in carcere da oltre un anno a Pavia, ieri è arrivata la condanna, dopo la lettura della sentenza ha urlato "Mi dichiaro prigioniero politico" mentre gli agenti della Polizia penitenziaria lo accompagnavano fuori. L’imputato si è sempre dichiarato innocente, respingendo l’accusa di stupro e affermando di non aver mai voluto fare del male all’allora compagna. Dopo la sentenza di primo grado è già stato annunciato il ricorso in Appello.
Tomasella durante il lockdown si era fatto notare come leader NO Vax e aveva organizzato nel mese di marzo 2021, quando ogni assembramento era vietato, una festa di compleanno abusiva, pubblicizzata su alcune chat e scoperta dal programma televisivo “Striscia la notizia“. Nel locale c’erano decine di persone tutte senza mascherina di protezione, nella pizzeria a Brebbia era arrivata anche la polizia di fronte alla quale Tomasella aveva reagito con insulti ed esternazioni molto sopra le righe.
Nei suoi confronti era scattata la denuncia per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Nel mese di giugno 2023 per questi fatti aveva patteggiato 10 mesi (pena sospesa). Nel 2024 era scattato anche l’arresto con l’accusa di stalking e violenza sessuale, il rinvio a giudizio e il processo che ha preso avvio nel mese di novembre dello scorso anno. Nell’udienza del 20 maggio il pubblico ministero, Maria Claudia Contini, ha chiesto una condanna a dodici anni e sei mesi di reclusione mentre i difensori di Tomasella ne hanno chiesto l’assoluzione. Ieri è arrivata la sentenza di primo grado con la condanna a 11 anni e tre mesi, probabile la presentazione del ricorso in Appello.